Zaha Hadid Architects firma il nuovo stadio dei Forest Green Rovers interamente in legno con un progetto dove la tradizione si combina a moderne tecnologie in un design funzionale e di grande impatto visivo.
Il Forest Green Rovers militante nella Football League Two, ultima serie del settore professionistico inglese, è stato nominato dalla FIFA il team di calcio più ecologico al mondo, l’unica squadra a zero emissioni grazie all’adozione di diversi accorgimenti. Il prato dell’attuale stadio è di provenienza locale, è curato rigorosamente senza fungicidi, è innaffiato attraverso un sistema che ricicla l’acqua con delle tubature che la ridistribuiscono evitando il ristagno ed è tagliato con un robot della società francese Etesia alimentato da un pannello solare.
Dale Vince, presidente del club e fondatore della società fornitrice d’elettricità 100% verde Ecotricity, è un convinto sostenitore delle scelte ecologiche viste come opportunità e non come costrizione. Nessuno finora aveva pensato di realizzare uno stadio in legno. L’imprenditore inglese ha lanciato la sfida vinta dal prestigioso studio Zaha Hadid Architects che ha posto la questione ambientale al centro del concept.
L’Eco Park sarà un luogo ricreativo ed occupazionale. Ogni elemento arriverà da fonti sostenibili incluso le campate a sbalzo del tetto ed il rivestimento a lamelle esterne.
Il legno è un materiale durevole, riciclabile e bello. Il tetto dello stadio sarà coperto con una membrana trasparente che contribuirà alla crescita del prato, minimizzando allo stesso tempo le ombre troppo nette a vantaggio dei giocatori e degli spettatori oltre a ridurre l’impatto volumetrico nel paesaggio. Ricordiamo che la città di Nailsworth si trova nella caratteristica regione denominata Cotswolds, nel sud-ovest della Gran Bretagna.
L’esperienza di ZHA ha permesso di progettare le sedute in modo che ogni spettatore benefici di una vista ottimale senza ostacoli. Lo stadio è pensato per assecondare il successo della squadra con una possibile espansione che raddoppierebbe gli originali 5.000 posti a sedere della prima fase.
L’impianto punta ad essere ad emissioni zero con la generazione in situ di energie rinnovabili dimostrando il fondamentale ruolo dell’architettura a sostegno degli obiettivi ecologici.
Metà dell’Eco Park avrà strutture che comprendono lo stadio, prati, centro d’allenamento ed una sede per la ricerca scientifica dedicata allo sport. L’altra metà sarà destinata ad ospitare unità industriali e commerciali, sempre green, in grado di procurare 4.000 posti di lavoro.
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Foto di: ZAHA HADID ARCHITECTS
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