Un team internazionale dell’Istituto di Astrofisica delle Canarie (IAC) ha fatto un passo in avanti nella comprensione delle metropoli cosmiche nell’universo primordiale sfruttando l’alta risoluzione della NIRCam.
Un protocluster galattico è una regione dell’universo primordiale in cui si stanno formando gruppi di galassie destinati a diventare ammassi maturi (“adulti”), uno stadio iniziale nell’evoluzione della struttura su larga scala.
Il protocluster Spiderweb (noto come MRC 1138-262) è un esempio rappresentativo a z ≈ 2.16, corrispondente a circa 10,6 miliardi di anni fa, nella costellazione dell’Idra. Il sistema fornisce importanti informazioni ed è caratterizzato dalla Spiderweb Galaxy, una massiccia galassia centrale che si sta costituendo attraverso fusioni con galassie più piccole, immerse in una rete di gas e giovani stelle.
Il protoammasso è composto da oltre un centinaio di galassie conosciute. Grazie alle capacità di Webb, gli astronomi hanno scoperto nuove galassie utilizzando il preciso rilevamento della luce infrarossa, in grado di superare il pulviscolo cosmico meglio della luce visibile, permettendo di esaminare regioni finora nascoste.
José Manuel Pérez-Martínez, dell’Istituto di Astrofisica delle Canarie e dell’Università di La Laguna (Spagna), ha sottolineato il ruolo di una delle maggiori strutture dell’universo nell’offrire una visione di oggetti nella loro adolescenza, ancora in crescita, a differenza degli ammassi locali.
Webb ha consentito all’équipe di scienziati di studiare il gas d’idrogeno usando traccianti non accessibili dalle osservazioni a terra, rivelando galassie fortemente oscurate appartenenti al cluster, in appena 3,5 ore di lavoro.
Helmut Dannerbauer, sempre dell’ente IAC, ha spiegato come si siano trovati nuovi oggetti in numero superiore rispetto alle attese. Questo suggerisce che la crescita delle galassie non sia guidata principalmente da interazioni o fusioni galattiche, ma dall’accumulo di gas in diverse aree della struttura su larga scala del protocluster, come ha riportato Pablo Pérez González, del Centro di Astrobiologia di Madrid.
Nel dettaglio delle immagini, s’individuano decine di galassie, identificate con cerchi bianchi, mentre un grande circolo bianco evidenzia la raccolta di galassie legate gravitazionalmente nel campo. Gli oggetti visibili includono grandi stelle blu in primo piano (alcune con otto punte di diffrazione), galassie a spirale ed ellittiche bianche e rosa, numerosi piccoli punti arancioni in tutta la scena.
I risultati, ottenuti con la NIRCam (Near-InfraRed Camera) sono stati pubblicati in due articoli sull’Astrophysical Journal, in attesa di ulteriori studi spettroscopici con Webb a conferma dei dati.
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Foto: ESA/Webb, NASA & CSA, H. Dannerbauer
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