E’ ripartita da Bari la tournée estiva del Komandante che entusiasma i fan con due ore e mezzo di concerto intenso in un nuovo allestimento che scopriamo grazie allo show-designer Giovanni Pinna.
Il 7 giugno lo stadio San Nicola di Bari è sold out con il pubblico assiepato sugli spalti e sotto il palco imponente. La struttura è articolata e molto più alta del solito con centinaia di proiettori per un’effettistica di potenza distribuita lungo tutta la superficie.
Passate le 21.00, la scena inizia a movimentarsi e nell’aria si diffondono le note della suite Zoya del compositore russo Dmitrij Šostakovič. L’avvio classico si trasforma in un’esplosione rock quando il Blasco fa la sua entrata. I fan vanno in delirio per il loro idolo che si scatena con un’energia invidiabile insieme alla sua band in cui si distinguono Stef Burns e Vince Pastano alle chitarre oltre a Will Hunt alla batteria.
Giovanni Pinna, light-designer di fiducia del Vasco da 24 anni, ci spiega l’impianto ed il lavoro di preparazione dello spettacolo.
“E’ un palco concettualmente diverso dall’ordinario, elegante, sobrio, pulito nelle linee e nei materiali. Il concept è stato ideato da Giò Forma e ricorda la chiglia di una nave. La parte architetturale è in alluminio ed io mi sono inserito richiedendo delle modifiche per alloggiare le luci con delle staffe speciali per minimizzare l’impatto visivo. Sono state scenografate anche sei americane con i fari montati esternamente su un tubo morsettato.”
ll tetto è particolare, ce lo descrivi?
“Non è la tipica copertura rettangolare, ma è profilato ed angolato per seguire il disegno del progetto. Inoltre ha un aggetto frontale importante di ben 8 metri più due sporgenze laterali che lo rendono interessante da vedere oltre ad essere una proposta originale. Anche il palco è inusuale, quasi trapezoidale con un retro più stretto ed un fronte che si allarga creando un piccolo imbuto con una passerella che permette a Vasco di andare in mezzo al pubblico.”
Chi ha fornito la struttura?
“Il set è stato realizzato dalla Italstage di Pasquale Aumenta che ha sfruttato delle tecnologie innovative per offrire modularità e notevoli portate. Lo sviluppo è di circa 1000 metri quadri con 70 tonnellate di carico che si concentrano in 600 m2. Da questa sorta di astronave escono due torri che arrivano a 30 metri dalle quali si diramano dei cavi a supporto dell’assetto.”
Come gestisci il movimento dei rombi centrali?
“I Pod sono dei quadrati costruiti con delle normali truss 40×40 da 3 metri circondate da 24 PixLed F37. Ogni cubo contiene diverse luci ed assume configurazioni differenti, compresa l’inclinazione, grazie al software CyberHoist che manovra i pesi in modo veloce e sicuro. I pod sono perfetti per creare il sipario dell’apertura. Ognuno di questi elementi è inoltre facilmente trasportabile su appositi carrelli che ne consentono lo spostamento mantenendo il cablaggio ed ottimizzando i tempi degli allestimenti.”
Qual è il mood a livello di luci?
“E’ un concerto con molta roba. Vasco è in grande forma ed il suo stile pur evolvendosi è inconfondibile. All’inizio faccio tutto bianco con due uniche note di colore sui pezzi lenti che sono Dannate nuvole e Quanti anni hai. Poi c’è il blocco acustico in cui usiamo la struttura motorizzata per una capatina dalle tinte tenui sopra i musicisti.
I brani classici (Stupendo, C’è chi dice no, Sballi ravvicinati del terzo tipo) appartengono alla parte dura dove metto l’impianto a lavorare pesantemente, mentre doso la potenza sulle ultime canzoni Siamo solo noi e Vita Spericolata. Gli arrangiamenti cambiano e si cerca di variare anche le luci, ma alcune cose rimangono dei punti fermi. Alba Chiara ad esempio chiama le strobo finali.”
Quali proiettori hai usato e come li hai distribuiti?
“Abbiamo 50 di questi nuovi bellissimi BMFL della Robe, 34 sul palco e 16 fuori. E’ il miglior faro sul mercato nella fascia di alto livello e fa spavento per quanta luce spara.
Il disegno luci si completa con 100 Robe Led Beam a fascio stretto sul backwall, 54 Clay-Paky Sharpy e 48 Sharpy wash che impiego in maniera massiva, 24 Alpha Beam 1500, 23 Martin Mac 700 wash, 48 Prolights Diamond 37, 60 X5 strobo della SGM ed una valanga di accecatori da 4 e da 8 lampade. Senza scordare i pannelli a matrice LED MTX36 della Acme che sono inseriti nella scenografia e nelle pedane dei musicisti. Possono essere usati anche come videowall, ma io li adopero come sorgenti luminose. Il service luci è Botw.”
Quanti kW hai?
“I LED abbattono i consumi. Due anni fa avevo 960 kW, ora ne ho 600 con quasi 300 kW di bianchi.”
Durante lo show si vedono dei laser. Cosa hai sperimentato?
“I laser sono dell’inglese ER Production che è all’avanguardia per la tipologia proposta. Nello specifico ho 30 Laserblad, in anteprima assoluta per Vasco, 16 GLP Burst e 6 GLP White Scanning. Sono apparecchiature molto belle che comando da console tranne i 6 testamobili che hanno bisogno del Pangolin.”
Quale controller hai?
“Ho una GrandMa1 mentre Marco Piva è ad una GrandMa2 per il Catalyst dedicato ai quattro schermi dove è trasmesso il live ripreso da 5 camere.”
In regia audio troviamo Klaus Hausherr, assistente del fonico Andrea Corsellini e Product Specialist K-array che ha seguito l’eccellente impianto Clair Bros. gestito con banco DiGiCo SD7. Il sistema adottato tre anni fa ha un doppio cluster, uno riservato alla voce ed uno per la musica con una separazione studiata per migliorare la resa sonora.
Venerdì 12 giugno il Live Kom 015 sbarca allo stadio Franchi di Firenze con replica il 13 giugno, per poi spostarsi a San Siro a Milano il 17 ed il 18 giugno, allo stadio Dall’Ara di Bologna il 22 ed il 23 giugno, allo Stadio Olimpico di Torino il 27 ed il 28 giugno, il 3 luglio al San Paolo di Napoli, l’8 luglio al San Filippo di Messina e concludere il tour allo stadio Euganeo di Padova il 12 ed il 13 luglio.
Non perdetevi il video con immagini esclusive su: https://www.youtube.com/watch?v=NPQbWk5R04s
RIPRODUZIONE RISERVATA – © SHOWTECHIES – Claudio Procaccio
Foto e Video di: CLAUDIO PROCACCIO – RIPRODUZIONE RISERVATA. Si ringrazia per la collaborazione Laura Palestri di LiveNation.
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