Lo società americana Radian Aerospace ha ricevuto finanziamenti per sviluppare un veicolo innovativo.
I voli spaziali anche a fini privati stanno generando un business con cifre importanti e nuove realtà si affacciano ad un settore ricco d’investimenti.
Uno spazioplano combina caratteristiche di aerei e navicelle, con razzi per il decollo verticale ed ali usate nella fase di ritorno, come nel caso dello Space Shuttle che aveva due razzi a lato dell’abitacolo. Molti ricercatori pensano che questa tipologia di veicoli abbia il potenziale per decollare come aeroplani convenzionali.
La startup Radian Aerospace ha lavorato ad un progetto per avvalorare quest’ipotesi annunciando di aver ottenuto 27,5 milioni di dollari per realizzare un velivolo composto da un unico stadio (SSTO Single State to Orbit) per entrare in bassa orbita terrestre (LEO).
L’ambizione della società è quella di rendere i voli economici e di routine attraverso missioni con finalità scientifiche.
Livingstone Holder, Radian CTO e precedentemente responsabile dei programmi Future Space Transportation e X-33 della Boeing, ha dichiarato come le ali creino portanza dando capacità impossibili con i razzi tradizionali. L’impresa non è facile, ma si confida nei significativi avanzamenti nell’assemblaggio e nei materiali per ridurre componenti e peso.
L’azienda pensa che il Radian One sia pronto a ripartire a 48 ore dal ritorno a terra. Il mezzo subsonico decolla facilitato da una piattaforma a “slitta” per risparmiare sui consumi. L’ascesa è progressiva fino ad arrivare alla prevista orbita LEO dove sarà possibile rimanere circa 5 giorni prima di rientrare rallentati dalle ali.
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Rendering/snapshot di: Radian Aerospace
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