Il cantautore di Latina propone tutti i suoi più grandi successi in otto concerti in giro per l’Italia.
“Questo è l’inizio di una nuova storia” ha detto Tiziano Ferro sul palco dello Stadio Olimpico di Torino, sabato 20 giugno, durante la prima tappa del Tour 2015. Nell’aria si percepisce l’attesa del debutto ed il liveshow non tradisce le aspettative con l’artista proiettato fra video e laser di ultima generazione.
Due ore e mezza di canzoni sullo sfondo di una scenografia composta da enormi parallelepipedi che si trasformano in uno skyline animato dalla grafica ideata dalla società torinese D-Wok.
Il direttore di produzione Andrea Staleni ci racconta l’impegno organizzativo e l’originalità del concept.
“Siamo partiti fra settembre-ottobre 2014 sul progetto disegnato dal set designer Claudio Santucci di Giò Forma occupandoci delle varie fasi realizzative. E’ un video-show con contributi molto tecnologici a coprire le 19 facce che costituiscono l’allestimento, per uno sviluppo totale di 852 metri quadrati ed un’altezza massima di 14 metri.”
“L’apparato di volo è stato sperimentato insieme al cantante in diverse prove presso il fornitore belga che ha curato il pacchetto automazioni, compreso il ponte mobile che ruota sulla gente. Per essere sicuri abbiamo fatto degli ulteriori test indoor in alcuni palazzetti italiani per collaudare ogni possibile soluzione per l’uscita ad effetto sul palco.
L’artista spicca il volo grazie ad un sistema di argani a terra con delle pulegge sul tetto che lo trascinano fino a 19 metri dal piano di calpestio sostenuto da cavi d’acciaio che mantengono l’angolo d’inclinazione a 120 gradi per consentire l’ascesa.”
Le luci rischiano di essere messe in secondo piano quando le proiezioni sono preponderanti, ma il light designer Gurdip Mahal ha saputo creare un’ambientazione luminosa che ha completato le grafiche inserendosi fra gli spazi per non lasciare indesiderate zone d’ombra.
“E’ la prima volta che lavoro per Tiziano Ferro. E’ un vero gentleman, una persona molto corretta ed un serio professionista. Ho scoperto che vive a Londra ed il fatto che parli perfettamente l’inglese mi ha aiutato a capire cosa si aspettasse da questo show.”
Ti ha dato delle linee guida?
“Non voleva uno show rock ‘n’ roll, ma cercava un look innovativo dove s’integrassero grafica, luci e laser sincronizzati con le canzoni. Il concerto va in automatico con le singole componenti allineate sulla stessa timeline e triggate con il timecode. Ogni sequenza parte sulla battuta del batterista. Nulla è manuale. Abbiamo programmato sei giorni e sei notti per ottenere una connessione fra i diversi elementi.”
Quale brano ti ha maggiormente ispirato?
“Mi piacciono tutti. Non capendo l’italiano mi sono fatto coinvolgere dalla musica cercando di entrare nell’emotività del pezzo. Stop! Dimentica ad esempio ha 300 cues ed ogni scena è studiata per far combaciare visual, ritmica e testo. Rosso relativo è un’altra canzone emozionante che abbiamo reso magica giocando sul colore e sulla profondità di campo attraverso la calibrazione di video e luci.”
Con quali proiettori ami lavorare?
“Abbiamo un cospicuo numero di fari con prevalenza Clay-Paky. Li conosco bene perché sono molto usati in Inghilterra ed ora che sono in Italia ho richiesto al service Agorà di fornirmi Sharpy e Sharpy Wash, ma anche Mac Wash, Robe ed Elidy che sono straordinariamente luminosi e mi servono quando non è ancora scomparsa la luce del giorno. Inoltre essendo IP65 offrono una protezione contro la pioggia che è sempre temuta nelle installazioni all’aperto.”
Che console usi?
“Mi trovo a mio agio con la Wholehog che è ottima per il tracking. Ci tengo a citare il consolista Ross Williams, mentre ai contributi video c’è Fabio Longhi.”
Quale temperatura colore hai privilegiato?
“Ho volutamente virato su una luce fredda perché il concerto inizia verso le 21.30 ed il cielo è ancora chiaro in questa stagione. Le luci del backward sono utilizzate per creare profondità e dare maggior risalto al video.”
Quale tipo di luce preferisci?
“Il mio background è la fotografia che ho studiato alla Southampton University in Inghilterra. Ho scelto di specializzarmi nella luce dato che non molte persone la conoscono e desideravo fare qualcosa di bello che fosse apprezzato e che mi divertisse. Amo la luce naturale e mi piace riprodurla.
Prediligo i disegni con un look pulito e cerco sempre di differenziarli inserendo degli elementi nuovi che provochino stupore in modo che il pubblico sia coinvolto in uno show dove la luce è in sintonia con la musica. Ad esempio per questo tour ci sono momenti suggestivi creati con i laser.”
Quali progetti hai seguito?
“Dopo l’università ho cominciato a realizzare video musicali, commercial e promo per MTV. Mi è servito per farmi conoscere e riuscire ad arrivare agli MTV Music Awards. In televisione lavoro spesso per Channel 4 e per la BBC in programmi molto popolari come The Voice. Fra gli artisti ho collaborato con gli U2, Rihanna, Lady Gaga, Shakira, i Coldplay, Robbie Williams, i REM e tanti altri.”
Il calore del pubblico e l’affidabilità dello staff tecnico ha permesso all’artista di esibirsi senza mai aver paura, come ha spontaneamente ammesso durante la memorabile serata torinese.
Si replica il 23 giugno allo stadio Franchi di Firenze, il 26 ed il 27 giugno all’Olimpico di Roma, il 1 luglio al Dall’Ara di Bologna, il 4 ed il 5 luglio allo stadio San Siro di Milano per finire l’8 luglio al Bentegodi di Verona.
RIPRODUZIONE RISERVATA – © SHOWTECHIES – Simona Braga
Foto di: Simona Braga – RIPRODUZIONE RISERVATA. Si ringrazia per la collaborazione Andrea Staleni e Federica Bellini di LiveNation.
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