Le banchine 30-32 di San Francisco saranno trasformate grazie ad un progetto sviluppato per resistere all’innalzamento delle acque ed offrire un recupero del lungomare a beneficio degli abitanti.
Il molo 30-32 fu il primo doppio approdo costruito nella baia di San Francisco. L’opera risale al 1912-13, ma fu poi prolungata nel 1926 per consentire l’attracco di grandi navi, con successivi adeguamenti nel tempo fino al 9 maggio 1984 quando un incendio distrusse la struttura.
L’impianto ormai fatiscente fu abbandonato e classificato fra i luoghi storici maggiormente danneggiati negli Stati Uniti. Negli ultimi anni sono stati proposti numerosi piani di riqualificazione, ma solo a settembre 2020 è stato svelato il progetto firmato dal collettivo EPX2, a cui partecipano diverse aziende fra cui Earthprise, CMG Landscape Architecture, McLaren Engineering Group e lo studio dell’architetto inglese Thomas Heatherwick.
“The Cove” è un concept pensato per resistere alle emergenze causate dal cambio climatico incorporando tecnologie che aiuteranno a contenere le emissioni di anidride carbonica. La zona sarà in grado di generare energia da impianti solari e gli abitanti avranno un parco pubblico fronte mare dove si recupereranno le specie (flora e fauna) tipiche del territorio.
La piattaforma modulare sarà fabbricata su un molo di cemento sopraelevato di 0,91 metri sul livello dell’oceano. Due edifici si svilupperanno a ferro di cavallo in un’area di 2 ettari disegnata intorno ad uno specchio di mare in cui praticare sport acquatici.
I rendering mostrano come le due sponde saranno unite da una passerella pedonale. Uffici e negozi godranno di una visuale unica con le pareti in vetro che faranno filtrare la luce con probabile isolamento termico e bassa emissione i cui dati però non sono stati ancora diffusi.
Questo tipo di progetti sono un esempio per alcuni porti italiani che appaiono obsoleti e potrebbero invece approfittare di un rilancio economico grazie al design ed alle tecnologie green.
Rendering: HEATHERWICK STUDIO
Foto: ARCHIVIO CITTA’ DI SAN FRANCISCO
Complimenti per l’articolo, davvero molto molto interessante
E’ un progetto interessante che vorrei vedere anche da noi in Italia, troppe idee ritrite non abbiamo il coraggio di sperimentare