Nel villino medievale di Villa Torlonia, a Roma, bambini e ragazzi costruiscono robot, diventano dj, scoprono i segreti della motion-capture e si sfidano in tornei di flip-ball e calcio virtuali.
Nell’elegante quartiere Trieste, è possibile imbattersi in un giardino brulicante di ragazzini che parlano di robot, stereoscopia, installazioni interattive per poi sciamare velocemente dentro ad una villa.
Le insegne avvisano che siamo a Technotown, un’incredibile offerta educativa di un centro che dovrebbe esistere in ogni città. Roma Capitale ed il gruppo Zètema hanno allestito uno spazio dove i ragazzi sperimentano le nuove tecnologie. Le sale rinnovate del villino ospitano attrezzature high-tech che permettono di interagire in modo creativo con robot, telecamere, chroma key, mixer audio e molto altro.
Gli assistenti sono giovani preparati che non usano parole accademiche, ma conoscono in modo professionale la materia di cui si occupano e la trasmettono con concetti semplici ai giovani visitatori.
Pensate che la robotica sia materia d’ingegneria? A certi livelli avete ragione, ma a Technotown si gettano le basi con bambini di 6 anni che si divertono a creare robot perfettamente funzionanti con i LEGO. C’è forse bisogno di spiegare ad un bambino come assemblare i vari mattoncini? No! I LEGO entrano nella nostra vita con lo svezzamento, la tecnologia aggiunge quel pizzico di magia necessario per far prendere vita alle costruzioni attraverso comandi via computer.
I ragazzini capiscono che prima di programmare, bisogna sapere cosa far fare al robot. Un coccodrillo, ad esempio, può aprire o chiudere la bocca: Apri/Chiudi, On/Off, c’è tempo per il codice binario e le matrici, per il momento l’importante è divertirsi trasformando le storie in giochi. Le sale sono un tumulto di idee, qualcuno vuole far volare Peter Pan mentre altri s’inventano dei supereroi che salvano gli omini LEGO dalle fauci del terribile coccodrillo robot.
Il LEIS (LEGO Education Innovation Studio) di Technotown è all’avanguardia nel proporre un modello di sviluppo per future capacità partendo dal divertimento e dalla pratica per applicare la conoscenza in scenari di vita reale. I risultati si vedono. Gli adulti sono trascinati dall’entusiasmo dei più giovani, le domande sono curiose ed ai tavoli si condividono le scoperte insieme ai compagni di gioco.
La fantasia è una potente energia e qui s’impara a metterla in pratica, forse è meglio dire “in scena” vista la spettacolarità di alcuni laboratori.
In un’altra sala si sperimentano i segreti dei set grazie ad un green-screen con i ragazzi, dagli 8 anni in su, che lavorano in uno studio televisivo testando i trucchi usati per molti effetti, il funzionamento delle telecamere, gli obiettivi e la messa a fuoco.
“Avventure in 3D” è un percorso studiato per scoprire la visione stereoscopica attraverso dei filmati. Successivamente si rilevano le posizioni dei partecipanti, grazie a sensori motion capture, per giocare con una navicella spaziale e navigare in 3D fra asteroidi e gli anelli di Saturno.
I più disinvolti diventano speaker nella web-radio Technotown, mentre gli sportivi si cimentano in tornei di Flipball o nella Digital Floor, sale con installazioni interattive dove i giocatori agiscono singolarmente o in squadre con proiezioni e suoni. Il più gettonato non poteva che essere il pallone virtuale, ma si colorano anche i quadri di Monet (virtuali!), si compongono puzzle e ci si sfida a memory game di velocità.
Chi ama viaggiare fra le stelle può esplorare il cosmo nel planetario gonfiabile con proiettore ottico Cosmodyssée IV che visualizza le 1500 stelle più luminose degli emisferi boreale ed australe, costellazioni, pianeti, via lattea e 12 lontanissimi astri.
Per chi rimane sulla Terra, gli animatori organizzano percorsi tematici per scuole primarie e secondarie con diverse attività ludiche e di scoperta, ma anche eventi speciali come feste di compleanno molto Techy!
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Foto di: TECHNOTOWN
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