In situazioni d’emergenza non c’è tempo da perdere. E’ utile memorizzare un acronimo inglese delle istruzioni da eseguire in un minuto per salvarsi da una vettura che sta per affondare.
Le alluvioni stanno diventando sempre più frequenti facendo aumentare i rischi di annegamento soprattutto in aree dove non si riesce ad allertare con sufficiente tempismo le persone.
Le intense piogge che accompagnano i temporali possono causare devastanti inondazioni. La portata e la rapidità dei fenomeni può produrre straripamenti improvvisi di corsi d’acqua e fossati.
CONSIGLI
- Se piogge forti, temporali e grandine sono segnalati in anticipo, meglio evitare di muoversi o prevedere tragitti lontani da corsi d’acqua, sottopassi, rive, ponti bassi.
- Non imboccare una strada anche solo parzialmente sommersa.
- Tenersi informati e monitorare la situazione.
- Non scendere nei seminterrati o in garage ma salire ai piani alti.
- Preparare un kit di emergenza in una borsa impermeabile da allacciare ben stretta al corpo con documenti, carte di credito, medicine salvavita come nel caso dell’insulina per i diabetici, chiavi di casa, acqua e cibo non deperibile come cioccolata o barrette proteiche, torcia elettrica e batterie extra, cellulare, occhiali ed apparecchi acustici, sacco a pelo e coperta, forniture igienico-sanitarie.
Se si è in auto e si perde aderenza venendo trascinati in acqua o si rimane bloccati in un sottopassaggio che si sta allagando è importante NON APRIRE LE PORTIERE SE SI E’ GIA’ IN ACQUA, questo comportamento istintivo è la maniera più veloce per far affondare l’auto.
Si ha un minuto per uscire e mettersi in salvo facendo SWOC:
S (dall’inglese Seatbelt): Slacciate le cinture di sicurezza
W (Windows): Aprite i Finestrini
O (Out): Fuori
C (Children): Bambini per primi liberandoli dalle costrizioni ed avvicinandoli ad un adulto che possa aiutarli nella fuga. Chiunque utilizzi i seggiolini per bambini deve acquisire dimestichezza con le modalità di sgancio rapido.
La procedura è il risultato di uno studio specifico elaborato dai docenti universitari statunitensi Gordon G. Giesbrecht e Gerren K. McDonald.
I professori si sono accorti di una significativa mancanza d’informazione per fuggire da un’automobile che affonda ed hanno identificato tre probabili fattori per l’alto tasso di mortalità durante l’immersione dei veicoli grazie a varie interviste ed indagini.
1) le autorità forniscono una descrizione inadeguata di questo tipo d’incidente.
2) Spesso vengono dati consigli contraddittori ed errati
3) C’è una scarsa percezione pubblica su come fuggire con successo.
Gli esperti hanno organizzato un’operazione denominata ALIVE (Automobile submersion: Lessons In Ve-hicle Escape) con lo scopo di ricavare indicazioni su come affrontare la sfida di uscire testando scenari in estate, autunno ed inverno per un totale di 35 immersioni, impiegando due Ford Tempo del 1992.
Gli esperimenti sono stati condotti in sicurezza con la presenza di gru e squadre di recupero con sub.
Le prove hanno dimostrato che un veicolo attraversa le seguenti tre fasi durante l’immersione:
Galleggiamento: inizialmente la vettura sta a galla per un periodo compreso tra 15 e 63 secondi prima che l’acqua raggiunga il fondo dei finestrini laterali, dando il tempo necessario per uscire dal mezzo. In questa fase i finestrini possono essere facilmente aperti.
Affondamento: Il secondo stadio si estende dal momento in cui l’acqua supera la parte inferiore dei finestrini laterali fino all’automobile completamente sott’acqua. In questo frangente gli occupanti respirano ancora, ma all’esterno il livello dell’acqua è superiore ed esercita una pressione sulle portiere e sulle finestre rendendo molto difficile o impossibile l’apertura. Quando il veicolo si riempie d’acqua, inclina l’estremità del motore verso il basso in una posizione quasi verticale. Le possibilità di fuga e sopravvivenza sono praticamente nulle, a meno che non si impieghi uno strumento per rompere una finestra. Questa manovra potrebbe essere molto pericolosa dato che i vetri frantumati verrebbero spinti con forza all’interno con il rischio di provocare lesioni.
Sommerso: il veicolo è sotto la superficie dell’acqua e l’aria rimanente esce rapidamente attraverso il bagagliaio.
Una tendenza crescente è quella di chiamare i numeri d’emergenza, ma in questo specifico caso i tempi ristretti fanno ritenere la richiesta d’aiuto telefonica una perdita di tempo che impedisce la reale opportunità di salvarsi.
Le prove d’immersione hanno dimostrato che l’apertura della portiera di un veicolo, una volta in acqua, aumenta notevolmente la velocità di affondamento e determina la chiusura forzata dello sportello.
Nei modelli di auto a tre portiere, i passeggeri dei sedili posteriori devono spingere con forza lo schienale del guidatore una volta che questi è uscito e passare frontalmente dal finestrino, mentre pilota e passeggero davanti escono di schiena, sedendosi sul bordo della portiera e tenendosi con le mani al tetto della macchina.
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Immagini/Screenshot: Università di Manitoba
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