La più grande vetrina in Europa con oltre 5.000 modelli dove si trovano capolavori di tecnologia e design che appartengono alla storia dell’auto.
Da 35 anni, al Salone di Padova s’incontrano persone di ogni età che passeggiano negli stand ammirando pezzi unici o modellini da collezione. Il numero crescente di espositori e venditori testimonia una realtà capace di attrarre l’interesse a livello internazionale grazie alle automobili diventate una forma d’investimento alternativa.
Negli 11 padiglioni che coprono un totale di 90.000 metri quadrati, si propongono vetture vintage ad altre più recenti. Come preferenza personale, ricerco le fuoriserie o le particolarità che solo gli appassionati sanno apprezzare per l’eleganza delle finiture o per le esplosioni di potenza impensabili in creazioni non giovanissime.
A proposito di velocità, come non citare la Fiat Abarth Mono 1000, concepita dal geniale Karl Abarth. Una GT da 175 km/h con soluzioni che la resero molto ambita negli anni ’60 ed anche ai giorni nostri, data la produzione inferiore alle 50 unità.
Dal punto di vista delle competizioni degli inizi del secolo scorso, nello stand Fiat faceva bella mostra la sbalorditiva S61 Grand Prix. Il motore è un 10 litri 4 cilindri a valvole in testa, in grado di sfiorare i 160 km/h, grazie al quale ottenne importanti trofei tra il 1908 e il 1912. La S61 Corsa partecipò, nel 1908, al Grand Prize di Savannah con tre piloti, Louis Wagner, Felice Nazzaro e Ralph De Palma che si classificarono primo, terzo e nono, mentre nel 1912 si aggiudicò il prestigioso American Grand Prix a Milwaukee con Caleb Bragg.
A farle da contrappunto due sportive del periodo 1950-60: la McLaren M1C, totalmente restaurata a seguito di un devastante incendio a bordo pista nel 1979 (con ancora ottime performance nelle gare a conferma della validità del progetto di Bruce McLaren) e la Maserati pilotata da Stirling Moss, la prima monoposto sponsorizzata che corse a Monza il 29 giugno del 1958 con i colori ed il logo dell’azienda finanziatrice. Il commendatore Gino Zanetti, proprietario dei gelati Eldorado, desiderava una pubblicità internazionale e si rivolse alla casa del Tridente volendo costruire un modello per competere nel “Trofeo dei due Mondi”. La Eldorado diede impulso alle partnership commerciali e segnò una rivoluzione nei circuiti delle gare motoristiche.
Altre due vetture di grande temperamento sono la ISO Rivolta Grifo 7 litri degli anni ’70 o le De Tomaso Pantera. Entrambe vantavano innovazioni e la prima, per un certo periodo, era considerata migliore della Ferrari.
A Padova, il pubblico ha particolarmente affollato la zona dedicata ai rally dove la protagonista è la Lancia Delta HF Integrale Safari con la ricostruzione del podio della vittoria a Sanremo, nel 1988, in cui Miki Biasion si laureò Campione del Mondo Rally, l’unico italiano a conseguire per ben due volte il prestigioso titolo.
A Padova si trovano delle vere e proprie chicche soprattutto fra le fuoriserie di nomi mitici, come Bertone, Carrozzeria Touring, Pininfarina, Vignale o da piccoli costruttori ricordo di una gloriosa epoca d’oro, fra cui Ermini, Siata e Virgilio Conrero di cui si è vista la piccola spyder 1150 motorizzata Alfa Romeo 1300, un sportiva dura e pura, senza fronzoli che risale ai primi anni ’50.
La tradizione dell’epoca voleva che gli allestimenti fosseri realizzati in base alle richieste dei clienti ed in questo modo si ottenevano esemplari unici o di produzione limitata.
Il Salone di Padova è anche il posto ideale dove trovare pezzi di ricambio per la propria amata auto e stringere nuove amicizie con chi condivide la stessa passione.
Non pensate che sia finita qui. Ne ho viste di cose… Stay tuned!
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Vi prego continuate a seguirle sono bellissime
Tu chiamale se vuoi…emozioni