OSCAR 2021: CURIOSITA’ E VINCITORI

Oscar 2021

Edizione atipica ma coinvolgente con una Glenn Close che vince in simpatia scatenandosi sulle note di “Da Butt”.

Domenica 25 aprile, la 93a cerimonia degli Oscar si è svolta, due mesi dopo la data abituale, con gli ospiti suddivisi fra il Dolby Theater di Los Angeles e la Union Station, la storica stazione della città californiana, set di molti film fra cui Blade Runner.

I 18 presentatori sono arrivati rispettando il protocollo di distanziamento, ma lo spettacolo è andato in scena in presenza e senza mascherine di fronte alle telecamere, come promesso dai produttori Steven Soderbergh (regista di Traffic ed Erin Brockovich), Stacey Sher e Jesse Collins.

Laura Pausini agli Oscar 2021
Credits: Matt Petit / A.M.P.A.S.

L’Academy ha disposto dei cambiamenti per intrattenere nella parte che precede la consegna, quando il red carpet era il momento maggiormente atteso dal pubblico negli anni passati. Gli interpreti delle canzoni originali sono stati anticipati e si è apprezzata la bravura di Laura Pausini (con due mise firmate Valentino) che ha cantato “Io sì“con Diane Warren, oltre a Celeste con Daniel Pemberton e H.E.R. che ha vinto con Fight For You, tratto da Judas and the Black Messiah.

Chloé Zhao sul red carpet
Credits: Matt Sayles / A.M.P.A.S.

Chloé Zhao è entrata nella storia come la seconda donna (la prima è stata Kathryn Bigelow) ad aggiudicarsi la miglior regia per Nomadland, premio che ha ricevuto sfilando con un vestito di Hermès e scarpe da ginnastica.

Yuh Jung Youn e Brad Pitt
Credits: Matt Petit / A.M.P.A.S.

Un anno dopo le quattro vittorie di Parasite, la Corea torna sul palco con Yuh-Jung Youn come attrice non protagonista per il suo ruolo in Minari. Il premio le è stato consegnato da Brad Pitt, apparso in gran forma con uno smoking che lui stesso ha disegnato come capsule collection della firma italiana Brioni della quale è testimonial. L’attrice ha fatto ridere il pubblico facendo i complimenti a Pitt e domandandogli dove fosse durante il rodaggio del film. Nella stessa categoria era candidata Glenn Close per Elegia americana.

Glenn Close con vestito Armani Privé
Credits: Matt Petit / A.M.P.A.S.

L’attrice di 74 anni ha dimostrato tutta la sua ironia in un siparietto dove le si chiedeva se un brano musicale avesse vinto l’Oscar. Dopo aver riconosciuto il singolo”Da Butt” del 1988, tratto dalla colonna sonora di School Daze di Spike Lee, l’interprete ha preso coraggio e si è scatenata nelle mosse del ballo scalando i trending topic degli Oscar 2021.

Un’altra sorpresa è stata la statuetta ad Anthony Hopkins, per The Father – Nulla è come sembra, dato che le aspettative erano per un premio postumo a Chadwick Boseman (deceduto per cancro a fine agosto 2020) per il film Ma Rainey’s Black Bottom.

Il discorso di ringraziamento del regista danese Thomas Vinterberg, per il miglior film straniero, ha commosso per la dedica alla figlia diciannovenne che ha perso la vita poco prima dell’inizio lavorazione, in un incidente d’auto in Belgio.

Fra le categorie tecniche, Erik Messerschmidt si aggiudica la miglior Fotografia per Mank che vince anche con la scenografia firmata da Donald Graham Burt e Jan Pascale. Il miglior montaggio va a Mikkel E. G. Nielsen per Sound of Metal, mentre Andrew Jackson, David Lee, Andrew Lockley e Scott Fisher hanno vinto per i visual effect VFX di Tenet.

Ecco la lista completa 2021:

 

Miglior film

Oscar icon Nomadland regia e sceneggiatura di Chloé Zhao

Migliore regia

Oscar icon Chloé ZhaoNomadland

Migliore fotografia

Oscar icon Erik Messerschmidt – Mank

Migliore attore protagonista

Oscar icon Anthony Hopkins – The Father – Nulla è come sembra

Migliore attrice protagonista

Oscar icon Frances McDormandNomadland

Migliore attore non protagonista

Oscar icon Daniel Kaluuya – Judas and the Black Messiah

Migliore attrice non protagonista

Oscar icon Yoon Yeo-jeongMinari

Migliore sceneggiatura originale

Oscar icon Emerald Fennell – Una donna promettente  

Migliore sceneggiatura non originale

Oscar icon Christopher Hampton, Florian ZellerThe Father – Nulla è come sembra

Miglior film straniero

Oscar icon Un altro giro (Druk), regia di Thomas Vinterberg

Miglior film d’animazione

Oscar icon Soul regia di Pete Docter

Migliore scenografia

Oscar icon Donald Graham Burt, Jan Pascale – Mank

Miglior montaggio

Oscar icon Mikkel E. G. NielsenSound of Metal

Migliore colonna sonora

Oscar icon Trent Reznor, Atticus Ross, Jon Batiste – Soul 

Migliore canzone originale

Oscar icon Fight For You di H.E.R. Dernst Emile II, Tiara Thomas – Judas and the Black Messiah

Migliori effetti visivi

Oscar icon Andrew Jackson, David Lee, Andrew Lockley, Scott Fisher – Tenet

Miglior Sonoro

Oscar icon Nicolas Becker, Jaime Baksht, Michelle Couttolenc, Carlos Cortés e Phillip Bladh – Sound of Metal

Migliori costumi

Oscar icon Ann Roth – Ma Rainey’s Black Bottom

Miglior trucco e acconciatura

Oscar icon Sergio López-Rivera, Mia Neal e Jamika WilsonMa Rainey’s Black Bottom

Miglior documentario

Oscar icon Il mio amico in fondo al mare (My Octopus Teacher), regia di Pippa Ehrlich e James Reed

Miglior cortometraggio documentario

Oscar icon Colette, regia di Anthony Giacchino

Miglior cortometraggio

Oscar icon Due estranei (Two Distant Strangers) regia di Travon Free e Martin Desmond Roe

Miglior cortometraggio d’animazione

Oscar icon Se succede qualcosa, vi voglio bene (If Anything Happens I Love You) regia di Michael Govier e Will McCormack

 

 

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Immagini:  ACADEMY OF MOTION PICTURE ARTS AND SCIENCE

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