Domenica 10 luglio si celebrano i 160 anni dalla nascita di Nikola Tesla uno dei più importanti inventori della storia.
Nikola Tesla nacque nella notte fra il 9 ed il 10 luglio del 1856 durante una tempesta di fulmini che l’allevatrice bollò come un cattivo presagio, secondo la leggenda. In realtà Tesla fu segnato dalla luce e dall’elettricità. A lui si deve la corrente alternata polifase e centinaia d’innovazioni molte delle quali plagiate dai contemporanei che ora la storia gli riconosce.
Nato a Smiljan, attualmente Croazia, sotto l’impero austro-ungarico da famiglia serba ereditò la memoria prodigiosa del padre e le doti inventive della madre che creava meccanismi utili nella vita quotidiana, come un battitore per le uova. Appassionato di matematica e scienze applicate, dopo corsi in ingegneria e fisica lavorò in diverse compagnie elettriche in Europa.
Nel 1884 si trasferì a New York con una lettera di raccomandazione per Thomas Alva Edison scritta da Charles Bachelor che diceva: “Stimato Edison, conosco due grandi uomini. Uno è lei, l’altro è questo giovane.”
L’incontro avviò la cosiddetta “guerra delle correnti“. Inizialmente Edison incaricò Tesla di migliorare i progetti delle installazioni a corrente continua. Le correzioni apportate fecero guadagnare nuovi brevetti all’inventore americano che non pagò la ricompensa pattuita di 50.000 dollari, una cifra enorme per l’epoca, dicendo che era uno scherzo. Tesla lasciò la società di Edison profondamente amareggiato. La Western Union Company e più tardi George Westinghouse credettero nelle idee del giovane e nel potenziale dello sfruttamento della corrente alternata che: “…può essere distribuita a lunga distanza aumentando il voltaggio con un trasformatore per poi ridurlo per uso industriale o domestico in forma facile e sicura.” Un genio che Edison osteggiò con superbia anche se alcune biografie testimoniano un rispetto di fondo.
Nessuno dei due vinse il Nobel proprio per il rifiuto di entrambi di volerlo condividere. A proposito dell’ambito riconoscimento, Tesla denunciò Guglielmo Marconi per la paternità della radio, una questione che si trascinò per anni.
Tesla ebbe la possibilità di diventare miliardario con i proventi dei suoi brevetti, ma rinunciò ai diritti acquisiti sciogliendo il contratto che lo univa alla Westinghouse Corporation come riconoscimento verso chi gli dette fiducia. Investiva tutti i guadagni nello sviluppo delle sue invenzioni come la Wardenclyffe Tower o Torre di Tesla, una costruzione alta circa 60 metri destinata alla radiodiffusione attraverso l’Atlantico ed alla dimostrazione del trasferimento di energia senza fili. Il progetto contribuì al fallimento economico dell’inventore che non riuscì a dare un rientro ai suoi investitori, nonostante nel frattempo avesse ideato un tipo di turbina senza pale e diverse bobine.
Alla base delle convinzioni dello scienziato per trasmettere l’energia senza fili c’era l’ipotesi di sfruttare la conduttività della ionosfera. Oggi sappiamo che esiste una carica elettrica posta a circa 50 km di altezza sul livello del mare. La differenza tra la Terra e questa regione è sull’ordine dei 350.000 volt.
Nel corso della sua vita registrò oltre 300 brevetti, ma molte sue invenzioni furono copiate tanto da fargli dire: “Non mi lamento perché mi hanno rubato le idee, ma perché non ne hanno di loro.”
Tesla pensò un circuito binario elementare ripreso da Johann von Neumann nei computer ed utilizzò le sue conoscenze per teorizzare uomini meccanici che svolgessero le mansioni più dure. Fu il primo a realizzare radiografie con i raggi X scoprendone gli effetti dannosi che però non attribuì alla radiazione, ma alla generazione di ozono ed acido nitroso. Marc Seifer ha scritto che fu il primo nel 1901 a pensare alla comunicazione istantanea con raccolta differenziata di telegrammi trasmessi a dispositivi con sequenze diverse che espose al suo socio in affari J.P. Morgan.
Il carattere eccentrico e la percezione integrata dei vari elementi come un unicum al servizio dell’umanità anticipavano troppo i tempi. Alcune sue osservazioni furono riprese da teorici della cospirazione e fu esiliato dalla comunità scientifica. Si ridicolizzarono le sue manie come l’odio per le perle, la preferenza per i numeri divisibili per tre e la paura dei microbi.
Tesla temeva lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e pensava che la tecnologia potesse evitarla. In particolare credeva che tutte le nazioni dovessero avere un deterrente, un potente impulso elettromagnetico tale da far precipitare 10.000 aeroplani ad una distanza di 400 chilometri. Una super-arma difensiva per garantire la pace. Solo la Russia si dimostrò interessata allo sviluppo del progetto, ma Tesla morì dopo aver tentato di vendere l’idea ai governi europei.
Il 7 gennaio del 1943 si spense per un infarto nella stanza 3327 dell’albergo New Yorker dove viveva, rovinato dai debiti, quasi dimenticato e con molte annotazioni secretate o scomparse. Oggi si ammette che gli industriali dell’epoca osteggiarono lo sfruttamento gratuito dell’energia. Dopo la sua morte la Corte Suprema degli Stati Uniti gli riconobbe l’invenzione della radio per aver effettuato la prima trasmissione e ricezione nel 1893. In realtà la questione rimane aperta perché la decisione del Tribunale Americano fu anche un comodo pretesto per annullare la richiesta di risarcimento fatta da Marconi per l’utilizzo della radio durante la I Guerra mondiale.
Questa mente geniale ha immaginato reti wireless, robot e la fonte solare per garantire uno sviluppo eco-sostenibile lasciando numerosi appunti ed indicazioni delle sue visioni. Disinteressato verso il denaro non esitò a fare lavori umili e faticosi per contribuire al progresso della razza umana credendo fortemente che: ”Il miglior modo per combattere l’ignoranza sia quello di diffondere sistematicamente la conoscenza.”
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