La Nike ha sviluppato una speciale scarpa per la campionessa olimpionica nei cento metri Shelly-Ann Fraser-Pryce.
Allenamenti, levatacce quotidiane, fatica: gli atleti si lasciano tutti i sacrifici alle spalle quando scendono in gara. Negli ultimi anni la tecnologia sportiva ha giocato un ruolo importante nella preparazione, nell’attrezzatura e nell’abbigliamento.
La Nike ha ideato una scarpa per i cento metri sviluppata sulle caratteristiche di Shelly-Ann Fraser-Pryce due volte vincitrice della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Pechino 2008 e Londra 2012 oltre ad essere campionessa mondiale nei 100 e nei 200 metri.
La corsa dei cento metri è breve ed intensa. Generalmente la si divide in tre momenti: partenza, massima velocità, controllo ed i corridori sono suddivisi secondo la fase in cui primeggiano. L’atleta giamaicana è imbattibile fino ai 70 metri poi deve iniziare a combattere per mantenere la leadership. Designer, ingegneri e scienziati del Laboratorio di Ricerca Sportiva della Nike hanno lavorato per capire le ragioni del rallentamento tra i 70 e gli 80 metri.
Attraverso ripetute prove di misurazioni hanno calcolato la velocità ai blocchi e sulla pista nei vari punti per definire un modello che ottimizzasse la performance.
La suola è stata progettata al computer e realizzata con prototipazione rapida 3D usando un disegno ispirato da organismi oceanici con una struttura geometrica leggera e rigida allo stesso tempo. Il processo di personalizzazione è stato tarato per migliorare il movimento naturale del piede avvicinandolo alla pista pur sostenendo l’aumento di spinta.
La scarpa ha un arcobaleno di colori che richiama la combinazione scelta per Rio 2016, la prima edizione sudamericana delle Olimpiadi dal 5 al 21 agosto.
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Foto di: NIKE
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