Un Don Chisciotte con i lustrini si scatena in uno show pensato per esaltare il ritmo e l’originalità dell’interprete.
Jovanotti è uno showman inarrestabile che trascina il pubblico nella festa allestita nei palazzetti. Il concerto è intenso e parte a suon di carica per introdurre l’arrivo di Jova/Don Chisciotte. La grafica animata è firmata da uno dei più talentuosi fumettisti ed illustratori italiani, Manuele Fior capace di catturare le espressioni tipiche del cantante per trasformarlo nel cavaliere errante a cui Miguel Bosé presta la voce.
La potenza dei laser ER sostiene l’avvio coinvolgente con una regia video perfetta nel seguire un artista che non rimane fermo in posizioni concordate, ma spazia correndo in ogni angolo della passerella.
Marco Bazzano, di STS Communication, ha curato la regia live e ci racconta le particolarità del tour 2018.
“Il palco ha uno schermo 24 x 8 metri della Acronn, con passo 9mm e motorizzazioni Kinesys che muovono i blocchi da 3 x 8 metri. La regia video si basa su prodotti Blackmagic con tre camere da studio URSA e switcher ATEM con doppio banco di lavoro. E’ stato proprio Lorenzo a richiedere un sensore cinematografico ed insieme allo staff abbiamo elaborato un sistema per ottimizzare l’uso dello zoom consentendo agli operatori di agire rapidamente. Gli obiettivi sono due Angénieux 25-200 ed un’ottica Canon 16/35mm.”
Come vi siete interfacciati con i contributi?
“Abbiamo organizzato un incontro in STS per parlare con Carlo Zoratti e Sergio Pappalettera che si sono occupati della direzione artistica coordinando il team dei grafici.
La riproduzione dei video è svincolata dalla console luci e controllata direttamente con media server GX 2 Disguise, precedentemente conosciuto con il marchio D3 Technologies. Sono macchine molto performanti di ultima generazione affidate in tournée ad Andrea Russo, mentre la programmazione è stata fatta da Nicholas Di Fonzo. Su alcune canzoni invece si sono create delle dinamiche originali processando il segnale con il software Notch settato da Filippo Rossi.”
Jovanotti si sdoppia in Don Chisciotte e la sua immagine si moltiplica richiamando uno stile alla Lazarov (regista e produttore televisivo rumeno, naturalizzato spagnolo che introdusse montaggi rapidi e movimenti camera abbinati ad un personale uso dello zoom, ndr). Quando siete ricorsi a quest’effetto?
“Nelle prove ho chiesto d’inquadrare i musicisti e di fare un loop sulla tromba, suonata dal bravissimo Jordan McLean, rimandandola nel display duplicata all’infinito.
E’ un trucco in voga negli anni 70-80 e si ottiene riprendendo lo schermo con la telecamera. A Zoratti è piaciuto ed ha pensato d’inserirlo nel brano de Gli Immortali in una clip registrata, con Lorenzo nei panni del personaggio di Cervantes, alternata alle immagini in tempo reale.”
Ad un certo punto l’artista è mostrato fra il pubblico.
“Nelle due settimane di allestimento a Rimini, abbiamo dedicato 4 giorni alla produzione di questi video-fake con 200 comparse che hanno simulato gli spettatori in differenti zone del palasport. In un progetto così importante si sperimentano numerose soluzioni per degli extra che si selezionano cercando di realizzare qualcosa di nuovo.
Collaboro da anni con Jovanotti seguendolo nei tour, tranne Safari dov’ero impegnato in un altro lavoro e tutte le volte mi diverto perché sa coinvolgere il pubblico, la squadra tecnica ed i musicisti creando una bella energia.”
I laser sono critici per le camere. Come avete integrato i vari output luminosi?
“Sono contento perché c’è stata coesione con tutti i reparti ed anche il light-designer Paul Normandale è stato molto disponibile. I ragazzi dei laser hanno subito preso nota di dove avremmo messo le camere ed hanno predisposto delle zone d’ombra per non rovinare i sensori. Come regia live abbiamo studiato un taglio d’inquadrature che non coprisse i giochi di luce facendoli coesistere con una superficie importante di LED. Inoltre c’interfacciamo con la console luci su alcuni pezzi mandando i Martin Mac Aura in sincrono con i video quando lo schermo si apre rivelando i proiettori posizionati sull’americana dietro il ledwall.
Per quanto mi riguarda, immagino che sia facile capire che fare Lorenzo scatenato sul palco con solo tre camere sia impegnativo ed ho chiesto di avere un operatore in più. Le prove ci hanno aiutato a trovare un corretto set-up e riusciamo a star dietro ai suoi spostamenti anche grazie a Massimiliano Giovine, l’ingegnere video che imposta i diaframmi giusti per tutte le situazioni che si creano.”
Quali elementi ti hanno maggiormente sorpreso?
“Uno dei contributi più divertenti è quello di Sbam che sarà particolarmente apprezzato dai giocatori di PlayStation. La squadra di Zoratti ha ideato uno sfondo grafico ispirandosi al famoso videogioco Grand Theft Auto aggiungendo delle scene girate con chromakey nel palazzetto a Rimini.
Durante la serata si alternano momenti diversi, dalla discoteca ad intermezzi romantici. Con Lorenzo è impossibile annoiarsi.”
Il cantante dà tutto se stesso ed il piccolo edema alle corde vocali di cui ha sofferto è una prova della generosità sul palco. Dopo qualche giorno di pausa forzata per curare l’infiammazione, il tour riparte con le date di Roma, mentre il concerto annullato a Bologna sarà recuperato il 4 maggio all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno.
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