
Cresce l’attesa per l’ambito trofeo che combina regate costiere ed offshore sotto l’organizzazione del Royal Ocean Racing Club di Cowes, nel Regno Unito.
Torna la leggendaria “Coppa del Mondo” non ufficiale della vela d’altura che si svolgerà dal 17 luglio al 1 agosto 2025, riprendendo la sua cadenza biennale.
Le migliori squadre al mondo stanno perfezionando la preparazione per arrivare al massimo della forma e con una strategia impeccabile per affrontare il Solent, lo stretto di mare tra la costa meridionale dell’Inghilterra e l’Isola di Wight. Quest’area di navigazione è tra le più famose al mondo per le sue correnti forti e variabili che rendono le regate particolarmente impegnative. È anche la sede storica della Cowes Week e della Fastnet Race.
Storia
La manifestazione è stata fondata nel 1957 e normalmente si svolgeva negli anni dispari. Nel 2001 non venne tenuta ed il 2003 fu l’ultima edizione. La cancellazione fu causa di una combinazione di fattori.
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Declino della presenza internazionale: negli anni ’80 e ’90, molte nazioni ridussero il loro impegno a causa dei costi crescenti e della concorrenza di altre regate offshore come la Volvo Ocean Race e la Rolex Fastnet Race.
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Cambiamenti nelle classi delle barche: il passaggio dalle stazze IOR (International Offshore Rule) agli IRC e IMS portò a un periodo di transizione che rese difficile mantenere l’equilibrio competitivo.
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Concorrenza con altri appuntamenti: l’America’s Cup, la Sydney-Hobart e la Fastnet Race continuavano a crescere in popolarità, attirando sponsor e velisti di alto livello, rendendo l’Admiral’s Cup meno prioritaria.
Albo d’oro
I team inglesi sono i più vittoriosi nella storia della competizione, con nove successi, segue la Germania che ha conquistato il trofeo quattro volte, mentre Stati Uniti e Australia sono a tre. Italia, Francia, Paesi Bassi e Nuova Zelanda sono ferme ad uno.
L’Italia ha ottenuto il titolo nel 1995 con “Mumm a Mia!”, “Brava Q8” e “Capricorno”. La squadra era guidata da Pasquale Landolfi, una figura di riferimento nella vela d’altura.
L’attuale detentore del trofeo è il Royal Prince Alfred YC Australia.
Gli Iscritti
A rappresentare il Royal New Zealand Yacht Squadron (RNZYS), detentore dell’America’s Cup, saranno: Botin 52 “Caro”, vincitore assoluto della Rolex Fastnet Race 2023, di Max Klink e GP42 “Callisto” (ex Dark ‘N’ Stormy) di James Murray.
Callisto arriverà nel Solent ad aprile 2025 e prenderà parte alla Myth of Malham Race (230 miglia) a maggio, e al GBR IRC National Championship a giugno.
I padroni di casa del Royal Ocean Racing Club avranno RORC Red e RORC White. I Red presentano una coppia di barche tra quelle con il più basso IRC Rating nelle due classi, un possibile vantaggio in determinate condizioni meteo grazie al potenziale di velocità più elevato rispetto al tonnellaggio. Le imbarcazioni con una forma più agile e leggera sono il Carkeek 45 “Ino Noir” di James Neville e JPK 1180 “Garm” di Per Roman.
I White hanno optato per il PAC52 “Final Final” di Jon Desmond (ex Warrior Won, vincitore della RORC Transatlantic Race) e per il Carkeek 42 “Amp-Lifi” di Chris Frost (ex Girls on Film, campione FAST40+).
A rappresentare il Cruising Yacht Club of Australia (CYCA) saranno Zen, il TP52 di Gordon Ketelbey e Back 2 Black, un GP42 modificato, precedentemente noto come Khumbu, di Sean Langman.
La scelta della barca è stata determinata dalle prestazioni con la corrente e le condizioni del Solent. Langman è convinto che avere un rating IRC nella fascia più alta sia vantaggioso.
Le squadre italiane hanno disputato l’Admiral’s Cup dal 1969 al 1999. Giovanni Lombardi Stronati ha confermato che sotto il guidone dello Yacht Club Costa Smeralda correranno il Wally Rocket Django WR51, progettato appositamente per questa edizione, oltre al JPK 1180 Django JPK che competerà nella Classe IRC minore.
Per la prima volta nella storia dell’Admiral’s Cup, ci sarà una squadra dello Yacht Club di Monaco. Il socio YCM Peter Harrison sarà in gara con il Botin 52 Jolt 3 nella Classe IRC maggiore, mentre Pierre Casiraghi sarà al timone del Carkeek 40 Jolt 6, ex Rebellion.
L’equipaggio del Jolt 3 includerà Robbie Naismith, Cameron Dunn, Warwick Fleury, Juanpa Marcos, Carlo Huismann e Shane Elliott, mentre sul Jolt 6 ci saranno Boris Herrmann, Will Harris e Cole Brauer.
I tedeschi del Bayersiche Yachtclub hanno velisti entusiasti di mettersi in gioco con il TP52 “Red Bandit” di Carl-Peter Forster (vincitore della Rolex Middle Sea Race 2024 in IRC) e con il Humphreys 39 “Ginkgo” di Dirk Clasen (terzo di classe alla Roschier Baltic Sea Race 2024). La squadra giovanile tedesca partecipa con TP52 “Imagine” della famiglia Streckenbach e GP42 “X-Day” di Walter Watermann. Il team di Amburgo è formato dallo splendido cruiser-racer Edelweiss, un 40 piedi progettato da Marco Lostuzzi e dallo yacht in legno Elida.
Lo Yacht Club de France schiera equipaggi affermati su NM54 “Teasing Machine” di Eric de Turckheim (doppio vincitore della RORC Transatlantic Race e della Rolex Middle Sea Race) e su NM43 “Albator” di Philippe Frantz.
L’olandese Royal Maas Yacht Club scende in acqua con Ker 46 “ROST Van Uden” di Gerd-Jan Poortman e Ker 43 “Baraka GP” della famiglia Baraka.
Tim Powell, project manager di Team Rán e veterano dell’Admiral’s Cup 1999, ha annunciato che il Carkeek CF 520 Rán di Niklas Zennström e il MAT 1220 Nola di Taavet Hinrikus uniranno le forze per formare una squadra con radici nel Mar Baltico. Zennström è svedese, mentre Hinrikus è estone e i due sono amici da oltre vent’anni.
Gli statunitensi del New York Yacht Club (NYYC) manderanno velisti con esperienza in regate oceaniche, America’s Cup e Olimpiadi. Le imbarcazioni saranno Botin 56 “Black Pearl”di Stefan Jentzsch e Ker 43 “Abracadabra” di Donald Thinschmidt Jr & Sr.
Il Royal Hong Kong Yacht Club parteciperà con il TP52 Beau Geste e il Fast 40 Beau Ideal.
Gli organizzatori stanno aggiornando la lista con nuove adesioni attese nelle prossime settimane.
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Immagini: © Ashley Dart/CYCA – RORC – Wally Yachts – Yacht Club de Monaco
Magnifiche!
Non è per tutti.
Sono felice del gran ritorno della Coppa dell’Ammiraglio, ma mi sembra che stiano sovraccaricando il calendario di quest’anno.
Bentornata!
Cowes nella leggenda 🙂
Una gara temibile
Cosa non darei per fare qualche ora su queste barche…
Cool!