La società leader delle action-camera lancia un modello di dimensioni ridotte.
Ricavi pari a 363,1 milioni di dollari nel primo trimestre del 2015 con un incremento del 54% rispetto allo stesso periodo del 2014, l’aumento del 93% di video pubblicati nel Canale GoPro di YouTube e 16 milioni di download per la GoPro Mobile App certificano una costante crescita della fiducia dei consumatori verso GoPro.
Nicholas Woodman, fondatore ed amministratore delegato dell’azienda che ha base in California, ha dichiarato di aspettarsi per il 2015 numeri record a fronte d’importanti investimenti in talento, tecnologia, software ed innovazione. Le cifre sono impressionanti e chi conosce le GoPro sa quanto siano affidabili e divertenti, ma quello che nacque come un articolo di nicchia per aiutare gli atleti a riprendersi durante i loro impegni, è diventato un prodotto per consumer e professional. Dopo anni d’indiscusso primato, si deve però confrontare con agguerriti rivali, fra cui Sony, Canon, Garmin, HTC e persino l’operatore di telefonia mobile EE che ha recentemente proposto una action camera 4G che permette di vedere lo streaming live su internet.
Sarà per questo che la società americana fa debuttare un nuovo design dalle caratteristiche accattivanti. La Hero4 Session è più piccola e più leggera rispetto alla gamma top con un telaio standard che la rende compatibile con i supporti e gli accessori esistenti per prospettive mozzafiato ed inquadrature impensabili con i pesi e gli ingombri delle normali attrezzature. Inoltre l’attacco per giunto sferico consente di cambiare facilmente configurazione e se la videocamera è installata a testa in giù, la rotazione automatica delle immagini regola l’orientamento evitando di raddrizzare il filmato in post-produzione.
I video hanno una risoluzione massima di 1440p30 e 1080p60, mentre quella di 720p100 permette una riproduzione fluida in slow-motion. Le fotografie arrivano a 8 MP e si può scattare in time-lapse con intervalli prestabiliti da 0,5 a 60 secondi con serie di foto a 10 fotogrammi al secondo.
L’Auto Low Light modifica la frequenza dei fotogrammi in base alla condizioni di luce per migliorare automaticamente le prestazioni senza agire sui comandi anche se rimane possibile cambiare alcuni parametri, fra cui la sensibilità che varia da 1.600 a 400 ISO. La batteria consente due ore di operatività ed è ricaricabile attraverso una presa elettrica o via computer con cavo USB, compreso nella confezione.
La HERO4 Session è impermeabile fino a 10 metri, senza bisogno di un’apposita protezione, inoltre è dotata di due microfoni, uno sulla parte anteriore ed uno sul retro, per ottimizzare l’acquisizione dell’audio soprattutto in presenza di vento.
Le dimensioni essenziali hanno ridotto le informazioni visualizzate sul display ed anche i controlli fisici si limitano a due soli pulsanti per l’accensione/avvio riprese e per Wi-Fi e Bluetooth® integrati. In questo modo si accede alla videocamera da cellulare o tablet ed attraverso lo Smart Remote, venduto separatamente, si gestiscono diverse GoPro in contemporanea. Per chi usa droni, come il Phantom, è importante ricordare di disattivare il Wi-Fi per non creare pericolose interferenze con la radio a meno di non impiegare apparecchi professionali come le Futaba.
Il Wi-Fi delle GoPro è stato oggetto di una polemica a seguito della segnalazione di una società esperta in sicurezza. La PenTest Partners è riuscita ad hackerare una Hero4 apparentemente spenta prendendone il controllo per spiare gli utenti che avevano connesso la camera ad un dispositivo mobile.
Per evitare che la vostra attrezzatura invii i contenuti ad estranei è opportuno inserire delle password lunghe, casuali e con caratteri alfanumerici, mai parole di senso compiuto dato che online si trovano programmi gratuiti in grado di vagliare velocemente interi dizionari. Può sembrare noioso dover immettere stringhe di 16 caratteri, ma è un’accortezza che aiuta a proteggervi da intromissioni nella videocamera (anche se spenta) con registrazioni a vostra insaputa delle conversazioni o di quanto inquadra l’obiettivo oltre all’accesso ai file in memoria che possono essere scaricati, cancellati o pubblicati in rete.
La piccolina della GoPro, senza 4k, costa 399,99 dollari e sarà disponibile in Italia dal 12 luglio a 429,99 euro.
Il futuro delle action camera si apre a standard sempre più elevati che coinvolgeranno la realtà virtuale e droni con funzionalità avanzate. State connessi con ShowTechies per non perdere le prossime novità.
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Foto di: GoPro
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