Un primo studio ha verificato il miglioramento nella terapia del deterioramento della cartilagine fornendo prove per far progredire la cura MAG200 verso la fase della sperimentazione avanzata.
L’osteoartrite (OA) è una malattia articolare cronica caratterizzata da dolore, deformità, instabilità, riduzione del movimento ed è una delle principali cause di disabilità negli anziani, colpendo circa il 10% degli uomini e il 18% delle donne di età superiore ai sessant’anni. I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità riportano oltre 528 milioni di persone, nel 2019, afflitte da questo problema in tutto il mondo, con una prevalenza nel ginocchio (365 milioni).
Le dimensioni del mercato farmaceutico in questo campo erano di oltre 9 miliardi di dollari all’anno nel 2020 e si prevede che crescano fino a superare 14 miliardi di dollari all’anno, entro il 2025.
Le terapie conservative convenzionali, come le infiltrazioni di acido ialuronico, alleviano il dolore e restituiscono una buona mobilità, ma non tutti i pazienti ne traggono benefici.
Magellan Stem Cells è una società privata australiana specializzata nella ricerca, nello sviluppo e nella produzione all’avanguardia di cellule staminali mesenchimali (MSC) per l’osteoartrite a livello globale, sia per i trattamenti autologhi che utilizzano le cellule del paziente stesso, sia per quelli allogenici di donatori selezionati.
Il 26 luglio 2024 sull’Osteoarthritis and Cartilage, sono stati pubblicati i dati di uno studio clinico, di Fase I/IIa, sulla sicurezza ed efficacia di una preparazione allogenica di cellule mesenchimali derivate da tessuto adiposo.
L’indagine clinica era randomizzata, controllata, a dose crescente, a singolo centro e in doppio cieco. 40 partecipanti con osteoartrite moderata del ginocchio hanno ricevuto un’iniezione intra-articolare di MAG200 (coorti di dosaggio: 10, 20, 50, 100 × 10^6 cellule) o placebo.
Il trattamento è stato ben tollerato senza eventi avversi gravi correlati alla sperimentazione. I casi con MAG200 hanno riportato una percentuale maggiore di responder rispetto al placebo con un miglioramento clinico e statisticamente significativo del dolore, con evoluzione clinicamente rilevante in tutte le sottoscala KOOS, un questionario specifico del ginocchio (Knee Injury and Osteoarthritis Outcome Score).
Il test ha documentato:
- Sollievo sostanziale dal dolore nel 58% a 12 mesi di follow-up
- Miglioramento della funzionalità e della mobilità
- Arresto della progressione della malattia con il potenziale di ritardare e/o eventualmente eliminare la necessità di un costoso intervento chirurgico di sostituzione articolare.
Nell’attesa di ulteriori verifiche per arrivare ad una valutazione statistica su un campione numeroso delle più comuni controindicazioni (come reazioni immunitarie, infezioni, tumori), ricordiamo che i protocolli adottati sono molto rigorosi e variabili a seconda delle nazioni, ma generalmente seguono linee guida internazionali. Ecco una panoramica:
- FDA (Food and Drug Administration, USA): Regola le terapie cellulari e genetiche in modo dettagliato.
- EMA (European Medicines Agency): Ha linee guida simili per i paesi europei, incluse le terapie cellulari avanzate.
In Italia, le terapie con cellule staminali sono strettamente regolamentate da:
- AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco): Supervisiona ed approva le terapie avanzate, compresi i trattamenti con cellule staminali.
- ISS (Istituto Superiore di Sanità): Coinvolto nella ricerca e nella valutazione delle nuove terapie.
- GMP Compliance: I laboratori devono rispettare le Good Manufacturing Practices per garantire la sicurezza e la qualità.
Per assicurarsi che aziende, cliniche o laboratori siano affidabili, è preferibile verificare che abbiano certificazioni ed accreditamenti per ridurre il rischio di cadere nelle mani di praticanti non qualificati.
RIPRODUZIONE RISERVATA – © 2024 SHOWTECHIES – Quando la Tecnologia è spettacolo™ – E’ vietata la riproduzione e redistribuzione, anche parziale, dell’articolo senza autorizzazione scritta. Se desideri riprodurre i contenuti pubblicati, contattaci.
Speriamo che si diano ‘na mossa e che siano seri, non come i peracottari di AstraZeneca.
A me le iniezioni di acido ialuronico hanno fatto niente, mi tocca ripeterle ogni tre mesi. Questo almeno dura un anno, mi sembra di capire.
Speriamo…
Fosse vero faccio i salti di gioia :))