Una competizione selettiva dove una serie di quattro immagini esalta la capacità di cogliere l’essenza di un luogo.
Un fotografo paesaggista, oltre all’occhio esperto, deve avere pazienza, perseveranza ed abilità nella post-produzione per potersi distinguere. L’idea che sia sufficiente riprendere un panorama è troppo semplicistica.
Il concorso Ilpoty valorizza le capacità di un appassionato o di un professionista in questo campo. La gara è suddivisa in due categorie di premi: la fotografia dell’anno (per immagini singole) ed il fotografo dell’anno per un portfolio di lavori. Questo per sottolineare come creare una serie di quattro scatti forti sia difficile e delinei uno stile.
Nell’undicesima edizione, sono state ricevute 3.643 proposte. Per entrare nella selezione dei primi 101, pubblicata nel libro celebrativo degli Award, era necessario raggiungere un punteggio minimo dell’86,5%.
Andrew Mielzynski, dal Canada, è il fotografo paesaggista internazionale dell’anno per il 2024.
Al secondo posto: l’australiano Ignacio Palacios.
Al terzo posto: Gheorghe Popa, dalla Romania.
La classifica della Fotografia paesaggista dell’anno vede il giapponese Ryohei Irie sul gradino più alto.
Al secondo posto: Justinus Sukotjo, dall’Indonesia.
Al terzo posto: Himadri Bhuyan, dall’India.
Il concorso assegna anche Premi speciali.
Per il Bianco e nero, il riconoscimento è andato allo statunitense J. Fritz Rumpf.
Lo svizzero Benjamin Barakat ha distinto nello Scatto aereo.
Il paesaggio islandese si è imposto nella serie Neve e ghiaccio grazie a Jeroen Van Nieuwenhove.
Nella categoria Foresta, si piazza Shirley Wung, di Taiwan.
Per finire, l’italiano Federico Delucchi emoziona nel gruppo riservato al Cielo.
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