Gli astronomi hanno osservato un disco attorno ad una giovane stella identico a quelli che formano i pianeti nella nostra Via Lattea.
Quando la materia viene attratta verso una stella in crescita non può cadervi direttamente, ma si dispone circolarmente intorno formando un disco piatto.
Anna McLeod, professoressa associata alla Durham University nel Regno Unito ed autore responsabile dello studio pubblicato il 29 novembre 2023 su Nature, ha commentato quanto sia stato emozionante vedere una struttura in rotazione nei dati dell’Atacama Large Millimeter/submillimeter Array (ALMA), in Cile. La scoperta è importante perché si sa che i dischi sono vitali per la formazione di stelle e pianeti, ma questa è la prima volta che si assiste al fenomeno in un’altra galassia.
Il lavoro nasce dalle osservazioni effettuate con lo strumento MUSE (Multi Unit Spectroscopic Explorer) installato sul VLT (Very Large Telescope) dell’ESO che ha individuato un getto proveniente da una stella massiccia in formazione. Il sistema è stato chiamato HH 1177.
il gruppo di astronomi ha dovuto misurare il movimento del gas denso intorno alla stella per avere la prova inconfutabile della presenza di un disco di accrescimento dato che questo ruota più velocemente andando verso il centro.
“La frequenza della luce cambia a seconda della velocità con cui il gas che emette la luce si muove avvicinandosi o allontanandosi da noi“, spiega Jonathan Henshaw, ricercatore presso la Liverpool John Moores University nel Regno Unito e coautore dello studio. “E’ lo stesso fenomeno che si verifica quando il tono della sirena di un’ambulanza cambia mentre passa vicino e la frequenza del suono passa da più alta a più bassa.”
Le misure dettagliate della frequenza effettuate da ALMA hanno permesso di distinguere la rotazione caratteristica di un disco.
Le stelle massicce, come quella considerata, si formano molto più rapidamente e vivono una vita molto breve rispetto alle stelle di piccola massa come il Sole. Nella nostra galassia, le stelle massicce sono notoriamente difficili da osservare e spesso sono oscurate dalla polvere che le avvolge nel momento in cui si sta formando il disco.
Nella Grande Nube di Magellano, una galassia a circa 160.000 anni luce dalla nostra, il materiale da cui nascono le nuove stelle è diverso da quello della Via Lattea. Grazie al minor contenuto di polvere, HH 1177 offre una visione senza ostacoli, anche se molto distante, della formazione di stelle e pianeti ora esplorabili con le potenti strumentazioni di ultima generazione.
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