Ufficializzate le nuove funzionalità di volo del drone ripiegabile con scatti panoramici e video UHD 30fps a 100Mbps.
I droni hanno facilitato la vita ai professionisti dei video ampliando la fascia dei potenziali acquirenti grazie ai progressi nei controller. Nei primi UAV il pilota aveva la totale responsabilità dei comandi, mentre gli ultimi esemplari prevedono procedure automatiche anche per neofiti.
Dopo le uscite di Matrice 200, Zenmuse X7, Phantom 4 Advanced e Spark, il produttore cinese DJI rilascia il Mavic Air che segue di circa 18 mesi il Mavic Pro.
La caratteristica di questo modello è il ridotto ingombro nel trasporto consentito dal ripiegamento delle eliche. L’apparecchio ha una gimbal per stabilizzare meccanicamente la camera su tre assi (tilt, roll, pan) che diminuisce le vibrazioni a 0.005°. La camera ha sensore CMOS da 1/2.3” con 12MP effettivi, obiettivo 24mm con 85° di FOV ed apertura f/2.8, con messa a fuoco da 0,5 metri ad infinito. Una corretta esposizione è raggiunta per mezzo di algoritmi HDR che calibrano luce e zone scure per una transizione più naturale nei contrasti.
Air scatta panoramiche orizzontali, verticali, a 180° ed ha la possibilità di unire 25 fotografie per realizzare un effetto fisheye da 32MP.
Il formato delle foto JPEG/DNG (RAW) è 4:3 (4056 × 3040) o 16:9 (4056 × 2280). La risoluzione per i video è: UHD (3840 × 2160) 24/25/30p, 2,7k (2720 × 1530) 24/25/30/48/50/60p, FHD (1920 x 1080) 24/25/30/48/50/60/120p. La sensibilità per i video va da 100 a 1600 ISO, mentre per le foto in manuale il range si estende a 3200 ISO.
La porta per Micro SD alloggia schede UHS-1 (da 16 fino a 128), ma il drone conta anche su una memoria interna di 8GB per salvare direttamente i file esportabili attraverso USB 3.0 Type-C.
Il controllo remoto ha un design ergonomico pensato per fissare lo smartphone e dare libertà di manovra con gli stick. Alcune modalità, come l’ActiveTrack, sono predisposte per seguire con precisione il target selezionato dall’utente, quali persone, azioni sportive o animali. DJI ha aggiunto Asteroide e Boomerang nei QuickShot che comprendono anche Rocket, Dronie, Circle, Helix. Queste funzioni consentono, con un semplice tocco, di riprendere video-selfie senza ulteriori programmazioni. Mavic Air risponde ai controlli gestuali oltre alle impostazioni TapFly in cui basta schiacciare lo schermo per far procedere il dispositivo avanti, indietro o secondo coordinate.
La sicurezza in volo è garantita da un avanzato sistema VIO (Visual Inertial Odometry) che calcola la velocità e la posizione del drone in tempo reale per processare rapidamente i dati da integrare con le informazioni raccolte attraverso l’Advanced Pilot Assistance Systems (APAS). Il Mavic Air mappa in 3D l’ambiente in cui si muove grazie a 7 camere e vari sensori, compresi gli infrarossi. L’orientamento con bussola si fonde alla visione multipla in un sistema centrato su due piattaforme hardware. Nel caso rilevi un errore in una delle due, il velivolo passa automaticamente all’altra.
La funzione Return to Home riporta l’apparecchio al punto di partenza basandosi sui percorsi memorizzati e sulle immagini riprese al momento del decollo, scannerizzando inoltre il terreno per evitare ostacoli o atterrare in zone impraticabili.
La batteria al litio, da 2375 mAh, ha un’autonomia di 21 minuti. Air raggiunge la velocità massima di 68,4 chilometri all’ora nella modalità Sport ed in condizioni meteo ottimali. La trasmissione Wi-Fi per il video supporta doppia banda di frequenza (2.400 – 2.4835 GHz / 5.725 – 5.850 GHz) e liveview 720p fino a 4km di distanza. Le connessioni comprendono la DJI GO 4 app per condividere i propri voli sui social.
Mavic Air è disponibile da fine gennaio nei colori bianco, nero o rosso nella release base a 849 euro o a 1049 euro nella combo “FlyMore” con set aggiuntivo di eliche, due batterie extra e caricabatteria suppletivo.
RIPRODUZIONE RISERVATA – ©2018 SHOWTECHIES
Foto di: DJI
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