DJI MASTERS: YANN ARTHUS-BERTRAND

DJI Master Yann Arthus-Bertrand

Il famoso fotografo e documentarista francese Yann Arthus-Bertrand si è avvalso, per la prima volta, di un drone per il suo nuovo lavoro Woman.

Nel 1976, Yann Arthus-Bertrand si reca in Kenya, insieme alla moglie Anna, per studiare il comportamento di una famiglia di leoni che riprende ogni giorno, per tre anni, nel parco nazionale Maasai Mara. Pilotando una mongolfiera scopre la terra vista dal cielo realizzando immagini che restituiscono la bellezza e la fragilità del nostro pianeta.

Yann Arthus-Bertrand

Ritornato in Francia, Arthus-Bertrand diventa giornalista e fotografo internazionale specializzandosi in reportage di natura, animali e sport per National Geographic, Figaro Magazine, Paris Match e Géo. Per 10 edizioni segue la Parigi-Dakar scampando fortunosamente alla morte, nel 1986, quando cede il suo posto al cantautore Daniel Balavoine sull’elicottero di Thierry Sabine (fondatore della Dakar) che precipita in volo.

Ripresa aerea di Yann Arthus-Bertrand

Nel 1991 crea Altitude, la prima agenzia stampa e banca dati riservata agli scatti aerei. Nel 1994, in partnership con l’Unesco, si dedica alla selezione dei più bei paesaggi al mondo che vengono pubblicati nel libro La terra vista dal cielo, un bestseller con oltre 4 milioni di copie vendute. Nel 2015 realizza Human, un documentario che raggruppa una serie d’interviste a persone con differenti esperienze di vita. Il sostegno di alcuni mecenati, fra cui il Principe Alberto di Monaco, permettono al regista francese di mettere gratuitamente a disposizione, su YouTube, il successivo lavoro intitolato Terra. La diffusione globale senza restrizioni ne consente la visione nelle scuole ed in programmi d’educazione ambientale.

Woman locandina presentazione

Nel 2016 inizia Woman in collaborazione con la regista Anastasia Mikova. La lunga attività d’indagine è stata condotta dalla giornalista libanese Mia Sfeir che ha viaggiato in tutto il mondo, per 5 anni, registrando circa 500 interviste in 12 nazioni, fra cui India, Francia, Cina, Filippine e Libano alla ricerca di testimonianze dirette di donne che parlano di famiglia, vecchiaia, tradizioni, sopravvivenza a torture o a privazioni di diritti, vessazioni o torti imposti da leggi fatte da uomini.

Come ha scritto Yann Arthus-Bertrand, Woman si propone d’inviare un messaggio d’amore e speranza. Il film è un tentativo di comprendere le vite delle protagoniste mettendo in luce le ingiustizie subite per mostrare un punto di vista differente da quello dominante maschile.

Woman di Yann Arthus-Bertrand scena

Per la prima volta nella sua carriera, il regista ha deciso d’impiegare un drone scegliendo l’Inspire 2 di DJI. Arthus-Bertrand è rimasto colpito dalla facilità d’uso che gli ha consentito di cogliere scene da una prospettiva diversa da quella degli elicotteri. I droni sdoganano la fotografia aerea dall’ambito elitario a cui apparteneva dove solo le produzioni di un certo livello potevano permettersi il noleggio di velivoli.

Olivier Mondon DJI Communication

Durante PhotokinaOlivier Mondon, Communication Manager DJI, ci ha parlato dell’orgoglio dell’azienda leader nei droni civili di poter lavorare con una leggenda vivente. “Da luglio 2017, DJI ha affiancato i registi Yann Arthus-Bertrand ed Anastasia Mikova in numerose location, dal Portogallo al Congo, fino in Cina per girare il nuovo progetto, Woman che uscirà nelle sale nel 2019.

Staff DJI set Woman

Il nostro staff tecnico ha assistito la produzione utilizzando il drone professionale Inspire 2 con la fotocamera Zenmuse X7. Il sensore della camera Super 35mm è servito a riprendere immagini straordinarie sotto la direzione del maestro che spera di presentarle il prossimo anno al Festival di Cannes.”

Sulla nostra pagina Fb e su YouTube trovate il video dove Olivier Mondon mostra il nuovo DJI Mavic 2 Pro con camera Hasselblad.

RIPRODUZIONE RISERVATA – © 2018 SHOWTECHIES

Foto:  DJI – YANN ARTHUS-BERTRAND

 

1 Commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*