Roberto Sgorbati spiega come integrare proiezioni e luci in un live-show televisivo.
Crozza torna su LA7 in un vulcanico one-man-show che esalta le capacità trasformiste dell’attore genovese. I vari personaggi si susseguono sullo sfondo di una parete ledwall che movimenta lo scenario in continue trasformazioni con il palco illuminato da una notevole quantità di luce che deve essere ripresa e trasmessa bilanciando le diverse emissioni.
Roberto Sgorbati è uno dei più apprezzati controllo camere o shader che abbiamo in Italia. La sua professione è fondamentale per una regia televisiva e permette fra l’altro l’interpretazione delle luci attraverso la gestione delle numerose variabili dell’immagine. Un mestiere tecnico ed artistico che ha bisogno di conoscenze nel campo dell’elettronica, dell’ottica e dell’illuminotecnica oltre ad un notevole spirito di osservazione e sensibilità.
Puoi dirci in che cosa consiste il controllo camere in uno studio televisivo?
“Per fare questo lavoro bisogna conoscere tutte le dinamiche della ripresa video che transitano attraverso il mezzo della telecamera. Possiamo distinguere due fasi di lavorazione, la prima è la pre-produzione durante la quale si pensa ai mezzi tecnici che saranno impegnati, comprendendo telecamere, ottiche, supporti e cavi. In pratica si organizza il giro della funzionalità. Successivamente si passa alla fase operativa definendo la qualità dell’immagine insieme al direttore della fotografia.”
Quali sono le linee guida di Crozza nel Paese delle Meraviglie 2014?
“Crozza ha chiesto di rendere lo spettacolo il più possibile teatrale. Da grande mattatore tiene la scena da solo per più della metà della trasmissione ed alterna i monologhi a scene in cui si avvale della collaborazione di ballerini ed attori della scuola Paolo Grassi di Milano. Il direttore della fotografia, Daniele Savi, ha pensato di dare l’impronta teatrale attraverso un posizionamento preciso delle luci, oltre all’uso dei seguipersona. Le inquadrature mostrano i proiettori inseriti verticalmente lungo le pareti laterali in modo da creare l’impressione di una scena teatrale. La bravura del DOP è anche quella di cambiare la natura e la qualità delle luci in base all’interpretazione di Crozza che è un maestro nel proporre delle variazioni di tema. Si pensi alle scene oscure del Mago Casaleggius dove si richiama un’ambientazione medievale a scene più solari con inserti musicali.”
Tu hai lavorato a diversi spettacoli di Crozza, fra cui Crozza Alive, Italialand 2011 e Crozza Italia. Quali sono le caratteristiche di questa edizione?
“La trasmissione va in onda dagli studi Deruta a Milano con la tecnologia e la regia HD di Infront, un leader mondiale nella gestione di diritti sportivi. Utilizziamo sette telecamere Thomson, di cui una radio-camera. La principale novità è data dall’aumento di tre metri della capacità del palco in profondità per un totale di 12 metri per 16 metri d’apertura del boccascena. Le dimensioni maggiori sono a vantaggio degli inserti video proiettati su una superficie ledwall di 136 metri che è anche l’unico elemento scenografico.”
Che tipo di ledwall è stato scelto?
“Il Ledwall è il Prolights LedCompass8 da 8mm con moduli da 60x60cm. La struttura è in alluminio e permette l’assemblaggio di configurazioni dalle forme curve. Inoltre ha un fattore di trasparenza del 12% in grado di far passare la luce attraverso lo schermo per creare delle combinazioni di proiezioni e luci insieme. Per Crozza si è pensato ad un’installazione a colonne con elementi che ruotando su se stessi si aprono in verticale per poi richiudersi e dare continuità al fondale.“
Quali sono le principali criticità da gestire in uno spettacolo live per trasmettere un’immagine integrata di proiezioni e luci?
“Gli schermi impiegati sono da esterno con una potenza di 4800 nit in grado di permetterne la visione in condizioni di luce diurna. Diventa importante renderli compatibili con un’illuminazione tipica da studio televisivo. In questa trasmissione Daniele Savi ha scelto di lavorare con luci frontali ad incandescenza con temperatura colore a 3200°K, mentre il Led ha un output nativo di 6500°K. Si è quindi deciso di intervenire sulla centralina di configurazione del ledwall portando la temperatura colore a 3500°K e contemporaneamente si è abbassata la potenza effettiva all’11%. E’ un lavoro delicato perché non bisogna compromettere la resa ed il funzionamento del dispositivo.”
Quanto conta l’esperienza in questa continua ricerca di mediazione fra contrasti?
“Una delle cose più importanti che coinvolgono direttamente la professionalità del controllo camere è il saper armonizzare e rendere uniforme la qualità ed il tipo d’immagine che vuole il direttore della fotografia, replicando il risultato su tutti i mezzi di ripresa per avere una visione costante con le diverse telecamere. Nel caso di “Crozza nel paese delle meraviglie” si deve trovare un equilibrio in termini di resa e di progetto luci fra il soggetto principale che è Crozza ed il fondale animato di grafiche e video.”
RIPRODUZIONE RISERVATA – © SHOWTECHIES
Commenta per primo