CMC Marine presenta il primo sistema integrato di timoneria e pinne stabilizzatrici sviluppato in partnership con la società francese Sirehna.
Andare per mare con tempo burrascoso mette sotto stress la barca e l’equipaggio che deve fronteggiare situazioni potenzialmente pericolose.
La CMC Marine progetta e fabbrica i più sofisticati sistemi di stabilizzazione, timonerie e bow thruster del mercato con una gamma in evoluzione grazie agli investimenti nella ricerca. Il fondatore e CEO dell’azienda, Alessandro Cappiello, ci spiega le novità dell’ultima innovazione.
“La CMC nasce nel 2005 a Como, mentre ora abbiamo sede in Toscana, a Cascina in provincia di Pisa. Come ingegnere navale mi sono sempre occupato di sea-tipping ed impiantistica con un’esperienza maturata nel cantiere Rodriquez dove ho lavorato su differenti tipologie di barche, come traghetti veloci, catamarani, aliscafi.
Quando ho creato la CMC, ho cercato di portare delle idee diverse. Con orgoglio posso dire che siamo stati i primi e, per molto tempo gli unici, ad impiegare l’attuazione elettrica invece che idraulica con conseguente eliminazione dell’olio.”
Rappresentate un’eccellenza italiana leader di settore a livello internazionale. Quali sono i punti di forza di CMC?
“I nostri prodotti offrono combinazioni ottimali per far soffrire meno la barca con una diminuzione anche nei consumi perché i movimenti causati dal mare mosso sono una resistenza aggiuntiva che si deve vincere.
La filosofia vincente è stata quella di voler realizzare un sistema facile da usare, silenzioso e ehe richiedesse pochissima manutenzione per permettere a passeggeri ed equipaggio di apprezzare la navigazione. Inoltre siamo una società che crede nei giovani, con 40 dipendenti con un’età media di 32 anni che trasmettono una bella energia.”
Come agisce un vostro stabilizzatore?
“Lavoriamo per proseguire nella direzione del miglioramento del comfort e della sicurezza. Il fine dei nostri dispositivi non è la riduzione dell’angolo di rollio, ma la diminuzione delle accelerazioni. E’ importante avere a bordo un prodotto che consenta di rollare di 20 gradi in un quarto d’ora, dando modo al corpo di abituarsi tranquillamente al cambiamento, invece di subire accelerazioni impressionanti con un rollio di 20 gradi in 6 secondi.”
A Genova, cosa portate come novità?
“La nostra idea di crescita comprende delle partnership. Sirehna è un’autorevole azienda d’ingegneria del Naval Group, ex DCNS. Sono quasi un istituto di ricerca con 30 anni di know-how nel campo della fluidodinamica numerica e dell’idrodinamica con applicazioni nell’industria navale civile e militare. Una collaborazione che ci permette di avanzare nello sviluppo di una piattaforma completa per la razionalizzazione degli impianti di bordo.
ARGO è il nuovo sistema aperto che si compone di vari moduli per garantire una maggiore stabilità e controllo delle virate risolvendo il problema delle continue micro-correzioni di rotta.”
Quali tecnologie adotta e su quali fenomeni interviene Argo?
“Argo abbina timoneria elettrica alle pinne stabilizzatrici con auto-pilota dedicato. In pratica l’hardware è gestito da un software, progettato insieme a Sirehna.
Il secondo modulo agisce sull’apparato propulsivo, ossia i motori aiutando a controllare il fenomeno, noto come broaching, in cui un natante può trovarsi a navigare alla stessa velocità delle onde in condizioni che rischiano di diventare pericolose se la barca s’ingavona.
La terza parte aggiunge un joystick per governare l’intera imbarcazione, mentre il quarto modulo è un dynamic positioning system che mantiene l’esatta posizione o rimane in una specifica area coinvolgendo motori, pinne, timoni e thruster.”
In questi giorni trovate lo staff di CMC Marine al Salone di Genova, nel piazzale scoperto, allo stand PW18.
RIPRODUZIONE RISERVATA – © SHOWTECHIES
Grafica: CMC MARINE
Fotografie: Simona Braga – Vietata la riproduzione senza autorizzazione scritta. Il materiale in alta risoluzione può essere richiesto alla redazione.
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