La Finlandia inaugura il primo deposito di sabbia che mantiene per mesi il calore ricavato da energie rinnovabili ad una temperatura tra i 300° ed i 500°C. Una tecnologia economica che permetterà di far fronte ai tagli di approvvigionamento senza rinunciare alla neutralità climatica.
Due giovani e brillanti ingegneri finlandesi stanno attirando l’attenzione delle nazioni all’avanguardia nella ricerca di alternative ai combustibili fossili, accelerata dall’emergenza Russia/Ucraina.
Tommi Eronen e Markku Ylönen, rispettivamente CEO e CTO della startup Polar Night Energy, sono due innovatori che non hanno paura di portare avanti idee geniali nella loro semplicità. Unendo gli studi sul trasferimento di calore e sulla meccanica applicata hanno abbracciato la causa a favore delle rinnovabili per assicurare depositi stabili ed affidabili di calore per impianti industriali o riscaldamento domestico.
Le loro sperimentazioni sono sfociate in una prima installazione a Kankaanpää che sarà connessa al network di Vatajankoski. La potenza è pari a 100 kW con una capacità di 8 MWh. L’utilizzo su vasta scala inizierà nel corso dell’anno 2022.
Gli accumulatori sono frutto di simulazioni con il software COMSOL Multiphysics con cui elaborano modelli 3D con dati di input ed output reali. Per questa ragione è importante anche l’altro pilota da 3 MWh a Hiedanranta, Tampere, collegato ad una rete di teleriscaldamento locale. La prova consente il test, la convalida e l’ottimizzazione della risorsa.
Una responsabile della città di Tampere ha riconosciuto come sia estremamente costoso coprire l’intero fabbisogno durante i lunghi mesi invernali. La batteria di sabbia è una della soluzioni che saranno adottate per una maggiore flessibilità grazie ai ridotti investimenti necessari.
Vediamo come funziona il rivoluzionario progetto che sfrutta un materiale comune ed a bassissimo costo.
Pannelli solari e turbine eoliche generano elettricità. Un 30% della produzione è impiegato in modo diretto, mentre il 70% è immagazzinato come calore per un futuro uso nelle stagioni fredde.
Le temperature raggiunte dalla sabbia vanno dai 300°C fino ai 500°C ben al di sopra dei 100°C dell’acqua, ma si può arrivare fino ai 1000°C. La tecnologia è incredibilmente semplice, non crea ricadute negative e si serve di tonnellate di sabbia per conservare e mantenere il riscaldamento da immettere in rete per case, piscine ed industrie della zona.
Il sistema di trasferimento del calore consente un efficace trasporto di energia da e verso il deposito dove un adeguato isolamento garantisce mesi di custodia con perdite minime.
Rispetto alle batterie al litio, la sabbia ha molti vantaggi, fra cui quello di stoccare una notevole quantità di calore in pochissimo spazio. La dimensione dei magazzini varia da decine a migliaia di metri cubi con la comodità di poter interrare la struttura.
Le emissioni di CO2 di questo tipo di accumulo sono trattenute dai materiali di costruzione e derivano principalmente dalla fonte di elettricità. Si può dire che il calore prelevato sia pulito come l’elettricità immessa.
I finlandesi progettano di espandere i silos e di realizzarne con capacità maggiori per sopperire alla crescente domanda dovuta alla crisi Russia/Ucraina. Il metodo è pronto per una diffusione su larga scala, ma si può migliorare perché la prossima sfida sarà come immagazzinare elettricità.
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Immagini: POLAR NIGHT ENERGY
Grafica immagine di copertina: ©2022 SHOWTECHIES
Geniale e poco costoso, ma perché i nostri politici ed i vari ingegneri de noialtri non leggono e propongono qualcosa di conveniente invece che la solita giaculatoria.