La realtà virtuale rinnova il concetto della spazialità nell’arte.
La Royal Academy of Arts di Londra ha ospitato, dal 12 al 14 gennaio, l’iniziativa Virtually Really, in collaborazione con HTC Vive, dimostrando che le installazioni VR sono degne di un’esposizione artistica.
HTC realizza prodotti innovativi fin dalla sua fondazione nel 1997 ed il visore Vive è utilizzato anche nel gaming e nelle architetture virtuali. Il dispositivo ha permesso ad artisti e visitatori di guardare e muoversi a 360° in un ambiente virtuale grazie ai sensori ed alla camera incorporati.
Gli artisti Adham Faramawy, Elliot Dodd e Jessy Jetpacks hanno usato i software Kodon e Tilt Brush di Google per ideare scenari con i quali interagire. Kodon è un’alternativa semi-professionale, ancora in fase di sviluppo, ad affermate risorse come ZBrush e 3DSMax per sculture VR.
Tilt Brush è un programma che consente di disegnare in uno spazio 3D senza i limiti fisici di uno schermo o di una tela impiegando materiali come fuoco e fiocchi di neve. Una volta installata la piattaforma Steam si accede all’applicativo di Google che offre uno strumento di enorme potenziale a pittori, fashion e graphic designer.
Fra le novità dell’ultimo aggiornamento, gli sviluppatori di Google hanno aggiunto un manichino con articolazioni che si possono muovere per indossare meglio i capi d’abbigliamento ed avatar personalizzabili per la modalità multiplayer.
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Foto: GOOGLE TILT BRUSH – HTC VIVE – ROYAL ACADEMY OF ARTS (London)
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