Contreras Earl Architecture ha progettato il primo centro al mondo dedicato alla conservazione dell’ecosistema della Grande Barriera corallina australiana.
I polipi di corallo sono minuscoli invertebrati che vivono in simbiosi con delle alghe. Queste ultime conferiscono il tipico colore rosso producendo ossigeno e zucchero assimilati dai polipi che garantiscono un habitat di sviluppo reciproco secernendo calcio, il principale materiale della struttura ramificata conosciuta come corallo.
L’aumento delle emissioni di CO2, con il conseguente rialzo della temperatura ed una crescente acidità dei mari, provoca l’abbandono delle alghe con il risultato che i polipi generano coralli “sbiancati”
Sebbene coprano solo l’1,2% del nostro pianeta, si stima che le barriere coralline ospitino la maggior parte della biodiversità marina oltre ad avere un ruolo chiave nella protezione da erosione ed allagamento delle zone costiere. Negli ultimi 30 anni è andata distrutta quasi la metà dei coralli esistenti e gli oceanografi, insieme ai biologi marini, si sono mobilitati per preservare questo patrimonio dell’umanità.
L’Australia è particolarmente sensibile al problema vantando la più grande barriera corallina al mondo. L’associazione no profit Great Barrier Reef Legacy è stata creata per promuovere ricerche, spedizioni ed attività divulgative. Nell’ambito delle diverse iniziative di salvaguardia, s’inserisce la collaborazione per costruire a Port Douglas, nel Queensland del nord, la prima Biobanca riservata ai coralli.
L’edificio progettato dallo studio Contreras Earl Architecture sarà la sede di un centro per il mantenimento di 800 specie vive di coralli. Una vera e propria arca realizzata con un design innovativo e con la consulenza di Arup e Werner Sobek per assicurare il massimo dell’efficienza nello sfruttamento delle rinnovabili, con l’ottimizzazione dei consumi energetici e l’impiego dell’energia solare.
Il centro di 6.830 metri quadrati ospiterà anche aree espositive, un auditorium, aule e laboratori per ricerche avanzate. I visitatori potranno osservare gli acquari ed assistere alle operazioni quotidiane del personale specializzato.
La forma del fabbricato s’ispira al corallo “fungo” caratterizzato da appendici con funzione di difesa. La facciata è una serie di fasce in cemento che si chiudono verso il piano terra per proteggere dalle condizioni climatiche tropicali, incluse le inondazioni.
L’architetto peruviano Rafael Contreras Morales ha lavorato per 7 anni in ZHA, dipendendo direttamente da Zaha Hadid e Patrik Schumacher. Contreras ha maturato competenze in campo internazionale fino a fondare il proprio studio insieme all’australiana Monica Earl, altro giovane e premiato talento, con esperienza da Foster & Partners e Farshid Moussavi.
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Immagini/Rendering di: CONTRERAS EARL ARCHITECTURE
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