Siete in coda sul GRA o risolvete rebus bloccati lungo lo snodo autostradale di Bologna? Siate ottimisti, fra qualche anno allargherete le ali, abbasserete i flap e volerete a casa con la vostra macchina.
La società slovacca AeroMobil ha suscitato grande scalpore al recente Pioneers Festival di Vienna presentando il prototipo AeroMobil 3.0, un modello che può essere guidato su strada o pilotato nei cieli. Un team di progettisti, capitanati da Juraj Vaculík e da Štefan Klein ha sperimentato diverse soluzioni, in oltre vent’anni di ricerca e sviluppo, riuscendo finalmente a realizzare il loro sogno.
Il velivolo è ambivalente per sfruttare le configurazioni proprie di una vettura o di un aereo. Nel primo caso viaggia su ruote ed è parcheggiabile in garage, misurando 6 metri di lunghezza per 2,240m di larghezza con le ali chiuse, allineate dietro la cabina. Se invece si preferisce volare, si dispiegano le ali che lo allargano a 8,320 m e si decolla accelerando fino a 130 km/h. Il carburante è sempre benzina, ma variano i consumi che su strada sono di 8 litri ogni 100 km per passare a 15 l/h in volo, mentre la velocità massima aumenta da 160 km/h a 200 km/h.
Incuriositi dai risvolti di una tale invenzione, abbiamo intervistato il responsabile della comunicazione della AeroMobil, Stefan Vadocz.
Quali tecnologie avete applicato per realizzare il vostro apparecchio?
“La prototipazione digitale permette di sperimentare e creare un design molto contemporaneo. La struttura portante dell’AeroMobil 3.0 è in materiale composito di carbonio, mentre le parti esterne sono progettate assemblando superfici senza spigoli. Gli interni integrano i controlli dell’equipaggiamento aereo con quello tipico di un’automobile con doppio display per la strumentazione elettronica Garmin G3X ed un sistema brevettato che abbina volante e cloche insieme.”
Quali sono le principali modifiche apportate al vostro work-in-progress?
“La trasformazione è un concetto chiave. L’evoluzione del veicolo è determinata dall’aggiornamento del software che governa il meccanismo ripiegabile delle ali e dai prodotti utilizzati che comprendono un nuovo composto per le ruote che pesano solo 2,8 kg.”
Quando ritiene possibile vedere in circolazione l’AeroMobil?
“Stiamo completando l’ultimo stadio della documentazione relativa al modello 3.0 impiegando i riscontri delle prove effettuate sulla versione 2.5. In questa fase implementeremo i cambiamenti a livello di materiali usati, mentre il concept non varia. L’AeroMobil sarà testato nella categoria degli ultraleggeri (con certificazione LSA Light Sport Aircraft negli Stati Uniti) ed inizieremo a pensare alla produzione dopo aver ottenuto le necessarie omologazioni.”
Avete idea del prezzo al momento in cui entrerete sul mercato?
“E’ troppo presto per dare anticipazioni. Potremo parlare di cifre una volta stabilita la configurazione finale, ma è logico attendersi un importo in linea con una vettura sportiva di gran lusso ed un ultraleggero. Parliamo di qualche centinaia di migliaia di euro.”
State cercando delle collaborazioni o preferite rimanere una società indipendente?
“Rispettiamo tutti i team che lavorano sulla visione di una macchina volante e siamo in contatto non solo con queste compagnie, ma anche con famosi costruttori di auto ed aeroplani.”
Si concretizza la previsione di Henry Ford che aveva detto “Potete sorridere, ma arriveremo ad una combinazione fra aerei e vetture”. Le città del futuro avranno meno traffico su strada, ma dovranno attrezzarsi con parcheggi adeguati.
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Foto di: AEROMOBIL – Si ringrazia per la documentazione Stefan Vadocz
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