Nelle giornate del 23 e 24 ottobre, il Lingotto di Torino ha ospitato una delle due date italiane dell’associazione che organizza fiere per aggiornamenti nel mondo architetturale in diverse nazioni europee, oltre a Turchia e Canada.
Architect@work è una manifestazione dedicata all’innovazione nell’architettura. L’economia circolare è la tematica 2019 su cui riflettere approfondendo le caratteristiche tecniche di materiali riqualificati.
Il percorso di visita era molto curato e si snodava lungo file di stand alternate a zone lounge che invitavano i partecipanti allo scambio di opinioni. Gli stand avevano tutti la stessa dimensione che appariva però riduttiva rispetto alle proposte.
Il recupero dei materiali tradizionali accumuna i prodotti esposti a Torino con le immagini del Photo Wall che mostrava una selezione di progetti d’imprese aderenti all’associazione world-architects.
Il legno dà un’anima al design dalle linee essenziali riscaldando le ambientazioni, mentre la trasparenza del vetro apre verso lo spazio esterno. Vetri multipli per l’isolamento termico, antisfondamento, con resistenza al fuoco o con bassa riflessione solare si abbinano a sistemi sempre più semplici nel montaggio per evitare installazioni invasive grazie a serramenti scorrevoli, cerniere a scomparsa, automatismi che si aprono o si ricompattano per strutture eleganti e poco ingombranti come quelle di Pratic.
L’illuminazione artificiale può essere nascosta in nicchie discrete, richiamare l’attenzione come oggetto di design come nel caso di Penta o essere integrata nelle strutture come nei prodotti della tedesca Lucem dove le fibre ottiche filtrano dal calcestruzzo per lampade, rivestimenti esterni o passerelle calpestabili dagli effetti scenografici programmabili.
IN&OUT Architettura e Materiali è la mostra di Ofarch e DDN, a cura di Arianna Callocchia, incentrata sulla riqualificazione e rigenerazione negli ambienti interni ed esterni. Un loop che esalta il riciclo per merito delle avanzate metodologie di recupero. Due cilindri, uno chiuso e l’altro aperto, hanno rappresentato una sorta di circuito per il visitatore invitato a scoprire i materiali scelti in base alla sostenibilità con l’indicazione delle loro possibili applicazioni.
A proposito d’innovazione nei materiali, Marazzi ha impiegato la tecnologia Stepwise per realizzare un gres porcellanato con una variegata gamma cromatica, mentre Mapei ha presentato una resina poliuretanica senza solventi per la salute dei posatori.
Il richiamo ad un ruolo responsabile è arrivato anche dall’opera Oltre il giardino n16 Eldorado della serie Junk Collection di Marillina Fortuna. L’artista raccoglie frammenti ed oggetti dispersi dall’uomo riportati a riva dal mare, li cataloga per poi ridisporli senza modificarli in composizioni che riequilibrano lo sperpero. ridonando alla spazzatura un’identità nuova.
Appuntamento il 13 e 14 novembre 2019 a Milano, mentre il prossimo anno sarà Roma, in alternanza biennale con Torino, ad ospitare l’evento insieme al capoluogo lombardo.
RIPRODUZIONE RISERVATA – © SHOWTECHIES Simona Braga
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