Reso noto il master plan per Qiddiya, il luogo scelto per diventare la nuova capitale del divertimento, dello sport e della cultura dell’Arabia Saudita entro il 2030.
Il deserto ha il fascino del silenzio e di un paesaggio rudemente inospitale. La popolazione mondiale sta però aumentando troppo ed anche le distese non coltivabili sono prese in considerazione per essere urbanizzate.
Nel 2016 il principe ereditario saudita, Mohammad bin Salman, ha avviato un ambizioso rinnovamento destinato a sostenere l’economia con “Giga-Progetti” gestiti dal Fondo per gli Investimenti Pubblici (PIF). La sfida è quella di soddisfare la crescente domanda di svago, sport e cultura creando, nello stesso tempo, attività redditizie per una progressiva indipendenza dal petrolio, principale fonte di ricchezza della nazione.
A soli 40 minuti in macchina da Riyadh, la capitale del regno, si è individuata la zona ideale per l’impressionante sviluppo urbanistico che, al completamento delle varie tappe, raggiungerà i 334 km quadrati. Tanto per avere un paragone, l’area è talmente estesa da contenere Disney World di Orlando in Florida, negli Stati Uniti, insieme a Disneyland Parigi ed al Parco Olimpico di Londra.
Le rocce del Jebel (parola che indica altipiano o monte, come il Mongibello, il cui nome deriva dall’occupazione araba, ndr) Tuwaiq regalano una vista suggestiva a cui faranno da contrappunto le 300 moderne installazioni previste dal piano guida.
Qiddiya comprenderà parchi a tema, esposizioni d’arte, eventi e strutture sportive in grado di ospitare importanti competizioni internazionali, fra cui gare automobilistiche con un circuito di 15 km nel Race Resort e percorsi off-road.
L’offerta immobiliare include scuole ed accademie per rispondere alle differenti esigenze di una società giovane riequilibrando la distribuzione demografica del paese, finora concentrata a Riyadh.
Le autorità hanno recentemente diffuso le immagini del master plan creato in collaborazione con BIG, acronimo decisamente appropriato vista l’estensione della superficie, ossia lo studio danese Bjarke Ingels Group.
Le fasi progettuali sono state elaborate per integrarsi nel paesaggio naturale con vie d’accesso che incoraggeranno all’esplorazione. Il sito è organizzato in 5 nodi. Il primo è il Resort Core che rappresenta il cuore di Qiddiya con quattro attrazioni principali intorno alle quali si costruiranno hotel, ristoranti, negozi in un’area di 15 ettari, vicino a cui sarà edificata la venue degli eventi con una capacità da 5.000 a 40.000 visitatori.
City Centre sarà la casa dello sport con uno stadio da 20.000 persone ed un’arena per gare indoor da 18.000 posti. Un innovativo centro per le arti, con un teatro da 2.000 posti e numerosi cinema completano il distretto insieme ad un campus.
Ad ovest del Resort Core si situa l’Eco Core ideato per chi vuole vivere a contatto con la natura. A sud invece è collocato il Motion Core riservato alle abitazioni.
Il campo di Golf a 18 buche ed il vicino Quartiere Residenziale avranno viste panoramiche, un resort di lusso, una spa e la possibilità di praticare l’equitazione.
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Fotografie: BIG (Bjarke Ingels Group) – Qiddiya Investment Company
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