IBM THINK 2018

IBM Think 2018

Nella conferenza IBM a Las Vegas, si è parlato delle innovazioni destinate a modificare l’industria e le abitudini quotidiane con numerosi italiani ad illustrare i risultati dei loro studi.

Dal 19 al 22 marzo, la capitale del Nevada ospita 35.000 partecipanti che affollano 45 sessioni, inclusi laboratori e demo realizzate in partnership fra MIT ed IBM con 240 milioni di dollari investiti in ricerca scientifica. Imprenditori, analisti, giornalisti ed influencer si confrontano con aspettative e sviluppo di risorse per l’economia digitale che crea una profonda interconnessione con sfide che necessitano di professionalità aggiornate e tutele.

Ginni Rometty presidente e CEO di IBM

Nella seconda giornata, il presidente e CEO d’IBM, Ginni Rometty, si è focalizzata sull’importanza dei data: l’informazione condivisa rende esponenziale la crescita. Bisogna però investire su piattaforme ed educazione per far arrivare alle persone le ultime forme d’intelligenza digitale. Una nuova era è iniziata e la collaborazione fra uomo e macchina è sempre più stretta.

Il Direttore dell’Area Ricerca IBM, Arvind Krishna, ha invece svelato le 5 tecnologie più promettenti nei prossimi 5 anni: l’Intelligenza Artificiale, il quantum computing, la sicurezza contro le frodi, la crittografia inackerabile, il mantenimento dell’ecosistema oceanico come risorsa d’acqua insostituibile per la sopravvivenza della vita sul pianeta.

IBM scommette sull’Intelligenza Artificiale (AI) per cambiare il mondo con applicazioni in diversi campi, dalla produttività nei call center, alla selezione del personale oltre all’utilità nelle banche per evitare truffe, insider trading e calcolare meglio il rischio di certe operazioni.

Francesca Rossi ricercatrice IBM

Francesca Rossi ha discusso l’identificazione e conseguente riduzione dei pregiudizi per generare efficienti algoritmi d’AI. Le persone decidono su principi spesso influenzati da cultura, sesso, religione ed altri variabili che una macchina considera come inconsistenti o falsati da un ragionamento di partenza.

IBM Q Quantum Computer

Uno degli slogan della conferenza è stato: il futuro è Quantum. IBM sta facendo progressi importanti nel quantum computing con un processore a 50 qubit ed uno a 20 qubit online. Finora l’informatica si basava sul bit che assume i valori zero o uno, il computer quantistico invece ha il qubit che può essere zerouno o entrambi allo stesso tempo. Questo comporta l’aumento esponenziale del trattamento simultaneo di dati con la risoluzione di problemi ritenuti impossibili. Commercialmente si pensa che siano necessari almeno un milione di qubit, ma esiste già il prototipo Google Bristlecone da 72 qubit ed IBM è proiettata verso le accelerazioni del settore.

Nano computer IBM

Le frodi rappresentano un costo per l’economia globale pari a 600 bilioni di dollari all’anno. Minuscole impronte digitali che IBM chiama crypto-anchor blockchain aiuteranno contro le falsificazioni insieme a mini computer incorporabili in oggetti di uso quotidiano. Questi dispositivi assicureranno l’autenticità del prodotto, come beni di lusso o alimenti geneticamente non modificati, marchi DOC o DOP.

IBM ha mostrato il più piccolo computer al mondo che costerà meno di 10 centesimi e sarà in grado di monitorare, analizzare e comunicare i vari transiti di una merce dall’origine al consumatore.

Crittografia a reticolo

Nel 2016 sono stati rubati circa 4 bilioni di data. Attualmente i file sono criptati mentre sono in transito o inutilizzati, ma decriptati nel momento in cui si usano diventando preda di cyber-attacchi. L’ente di standardizzazione del governo americano (NIST – National Institute of Standards and Technology) ha promosso un bando internazionale per la creazione di crittografie inattaccabili dai quantum computer, così come sta facendo l’Unione Europea.

Cecilia Boschini ricercatrice IBM

Cecilia Boschini è autrice di un lavoro sulla crittografia (dal greco nascosto-scritturaa reticolo che cela l’informazione in complicate strutture algebriche. La complessità dello schema è pensata per proteggere anche dalla potenza dei futuri quantum computer. I reticoli sono alla base della tecnologia chiamata FHE (Fully Homomorphic Encryption) che consentirà di elaborare calcoli su un file senza esporre il dato sensibile. Sarà ad esempio possibile condividere cartelle cliniche preservando l’identità del paziente.

Risacca marina

Nel 2025 più della metà della popolazione del mondo avrà problemi di approvvigionamento idrico. Gli scienziati stanno lavorando per monitorare la situazione di oceani, laghi e fiumi utilizzando sensori per rilevare agenti chimici. Il plancton, ossia l’insieme degli organismi acquatici di dimensioni ridotte, è un misuratore naturale. Tom Zimmerman è uno dei ricercatori che ha costruito piccoli microscopi da collocarsi nell’acqua per identificare e seguire il plancton valutando il comportamento e la salute dei micro-organismi in tempo reale anche grazie a sistemi d’Intelligenza Artificiale pronti a segnalare bruschi cambi di temperature o sostanze tossiche.

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Foto di:  IBM – Simona Braga per ShowTechies – Elaborazione grafica della slide di copertina ShowTechies

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