Francesco De Cave ci racconta come s’illumina uno spettacolo in diretta per la televisione.
Il Wind Capodanno in Musica 2018 è stata una serata evento, trasmessa da Mediaset su Canale5, dall’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, Bologna. Sul palco si sono esibiti famosi cantanti, come: Alexia, Benji e Fede, Michele Bravi, Francesco Gabbani, Marco Masini, Ermal Meta, Noemi e molti altri.
La parte visual di uno show musicale dal vivo deve essere coinvolgente, coprire tutti i punti dello stage dove gli interpreti sono liberi di fare incursioni ed il pubblico in sala per renderlo protagonista nelle inquadrature offrendo contemporaneamente una fotografia ottimale per il broadcasting.
Francesco De Cave è un light-designer con una lunga esperienza nel settore dei concerti con alcuni grandi artisti, fra cui: Laura Pausini, Modà, Fedez. Francesco divide i suoi impegni fra tour e televisione dove ha seguito anche un’edizione di Amici.
Quando hai iniziato a lavorare nell’organizzazione del Capodanno?
“Ai primi di novembre mi hanno chiesto di preparare un disegno da sottoporre al regista, Roberto Cenci con il quale collaboro spesso e che mi ha insegnato come portare avanti un programma nel migliore dei modi.
L’immagine televisiva richiede accuratezza nell’illuminotecnica e nell’output video. L’emissione dei ledwall non può ammazzare le luci ed i contributi video devono inserirsi nell’estetica generale. Dopo aver ideato la scenografia mi sono occupato del light-design e della direzione della fotografia.”
Che caratteristiche aveva la location e quali accorgimenti hai impiegato?
“L’Unipol Arena è il palazzetto più grande in Italia e può contenere fino a 14.000 persone. Era importante dare profondità ed ho preferito spezzettare i pannelli LED per non appiattire il fondale con un unico schermo. In questo modo ho evitato una macchia nera sullo sfondo al momento dello spegnimento dei video con i fasci di luci che filtravano ovunque e le proiezioni che guadagnavano in varietà. I display avevano differenti passi: i due totem laterali, utilizzati per i loghi, erano di 5mm mentre il centrale era di 3,75mm e le strisce di videoLED, in alto, misuravano 9mm.”
Quali proiettori hai scelto?
“Il progetto era imponente per essere proporzionato alla capienza. Il service Agorà mi ha messo a disposizione oltre 500 macchine fra luci televisive ed extra-light per il pubblico. Sullo stage c’erano Clay-Paky Mythos 2, Sharpy e B-EYE K20 poi avevo numerosi Robe Spiider, barre led Katana, SGM Q7 che controllavo con una Wholehog4.
Come ti sei interfacciato a livello di direzione della fotografia?
“C’erano 18 camere Grass Valley ed abbiamo tarato il lavoro su una temperatura colore di 4.000/4.400°K. Io ero alla console luci e dal Multiview visionavo le postazioni dell’Orange room, del palchetto Wind e dei vari box radio.”
Che tipo di programmazione hai adottato?
“E’ stata una lunghissima diretta cominciata subito dopo il discorso del Presidente della Repubblica fino all’1.45 di mattina. Ci sono stati circa 45 brani che ho deciso d’impostare in timecode per coordinare meglio luci, follow-spot e luminosità del LED. Inoltre c’erano situazioni che si sovrapponevano al live musicale con le inquadrature della presentatrice, Federica Panicucci e degli speaker di Radio 105, R101 e Radio Subasio, senza dimenticare la cosiddetta Orange Room nel retropalco dove gli artisti passavano per le interviste.”
Quante persone avevi come staff?
“Il team tecnico era composto dal mio assistente Emanuele Vangelatos che mi ha seguito fin dall’inizio del montaggio e da Luca Modesti che mi ha affiancato durante lo show. Ho gestito da solo la programmazione dei proiettori, mentre per i video sono stato aiutato da Errico Ridolfi che si è occupato dei contributi da aprire sullo schermo centrale e delle proiezioni dei loghi degli sponsor sui laterali.”
Su quali pezzi ti sei scatenato?
“La programmazione in timecode ha richiesto tempo, ma mi ha permesso di customizzare il mood delle esibizioni. Le canzoni erano tutte molto belle e non poteva essere altrimenti dato che c’erano le hit del momento oltre a dei revival.
Dopo mezzanotte è salito sul palco Gabry Ponte e per questioni generazionali mi sono divertito a rivivere certi suoni. Poi ho sfruttato la potenza delle 80 strobo SGM Q7 su Contessa, un brano rock dei Decibel con Enrico Ruggeri. Il contesto era festaiolo, ma c’è stato lo spazio per la creatività come quando ho virato tutto sul bianco usando solo gli spot Mythos2 della Clay-Paky con la sala a buio, ad esclusione di qualche punto luminoso realizzato con gli A.leda K20. Una scena semplice, ma d’effetto.”
Quali sono i tuoi prossimi impegni?
“Farò una tappa a New York con Fiorella Mannoia ed a Sanremo dove curerò la performance di Elio e le Storie Tese prima di partire con il loro ultimo tour a fine aprile.”
RIPRODUZIONE RISERVATA – © 2018 SHOWTECHIES Simona Braga
Foto di: Francesco De Cave
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