Domenica 6 luglio è morto, a 98 anni, il nonno della Pixel Art che dipingeva le sue opere con Microsoft Paint.
Oggi abbiamo Photoshop, Illustrator e decine di applicazioni su vari dispositivi con i quali si modella e si creano effetti.
Una vita fa, i pc aprivano le foto con CorelDraw ed i disegni erano fatti con MSPaint, un programmino snobbato dagli smanettoni ed usato abilmente come pennello elettronico da un artista che ha ricevuto in regalo il suo primo computer per gli 85 anni!
Invece di dedicarsi alle bocce o alla canasta, Hal Lasko si è entusiasmato a questo software che lo ha aiutato ad affrontare l’handicap di una maculopatia umida degenerativa. Una menomazione grave per chiunque, terribile per un grafico che ha disegnato tutta una vita.
Lasko ha sviluppato il proprio talento tracciando mappe per l’esercito durante la II Guerra Mondiale. Terminata la carriera militare ha lavorato come tipografo ideando caratteri e cartoline di auguri. Una volta in pensione, è riuscito a superare la malattia e la perdita della moglie grazie all’affetto del figlio e dei nipoti che gli hanno fatto scoprire un nuovo modo di esprimere la sua arte con i computer e Lasko si è talmente applicato da diventare uno dei più autorevoli esponenti del pixelismo.
Affettuosamente soprannominato “Grandpa”, nonno, Lasko ha passato ore concentrato sullo schermo per realizzare dipinti di un impressionante dettaglio, secondo una tecnica che accumuna puntinisti e pixel artist.
Entrambi i movimenti si caratterizzano per l’accostamento di piccole macchie su tela o su schermo. I colori non si mescolano ed è l’occhio umano a ricostruire la visione dei mezzi toni purché ci si posizioni ad una distanza sufficiente per fondere gli elementi in un’unica immagine, sfruttando il principio della sintesi additiva.
Solo gli ingrandimenti consentono di apprezzare il meticoloso lavoro fatto dall’ultranovantenne quasi cieco che mappa le tinte ampliando il reticolo della videata fino a permettergli di puntare con precisione il pixel voluto.
Lasko è stato anche nominato per il Webby Award, un riconoscimento internazionale che premia le eccellenze su internet presentato dall’Accademia Internazionale di Arti e Scienze Digitali (IADAS).
Alcuni passano il tempo a disegnare stelle e faccine mentre altri ritraggono paesaggi e soggetti ispirandosi ai grandi della pittura come Seurat, Signac e Klee. Una dimostrazione del fatto che la tecnologia sia uno strumento al servizio di chi ha il talento per usarla, senza limiti di età.
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Foto di: HAL e RYAN LASKO
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