Il potere della slow-motion e funzionalità professionali sulla mirrorless micro 4/3 attualmente più performante sul mercato.
La GH5 è un apparecchio per video-maker indipendenti, fotografi specializzati in sport, natura e matrimoni. Panasonic approfitta del know-how nei codec della linea broadcast per offrire un prodotto consumer in grado di competere per prestazioni con modelli equipaggiati di sensori di maggior grandezza.
Il primo elemento che si apprezza è il peso ridotto del corpo macchina e dell’obiettivo con il beneficio del fattore di crop delle micro 4/3 pari a due, per cui un 35mm equivale ad un 70mm, vantaggio ulteriormente incrementato dallo Zoom digitale 2x e 4x. Il design ha una buona ergonomia ed i comandi sono distribuiti in maniera pratica, tranne il tasto Disp che si schiaccia inavvertitamente quando s’impugna, non durante lo scatto, senza provocare modifiche indesiderate perché fa solo comparire delle informazioni sullo schermo.
Impressionanti le potenzialità delle funzioni inserite, in particolare la risoluzione dei video UHD a 3840×2160 con campionamento 422, 10 bit 150 Mbps; la possibilità di variare il frame-rate fino a 60fps; la Focus Transition che consente di pre-impostare 3 focus per passare in modo fluido da un soggetto in primo piano ad uno sullo sfondo; la modalità Burst negli scatti ed un’infinità di combinazioni che danno grande libertà tecnica e creativa.
I Menu hanno oltre 130 impostazioni che a volte non sono disponibili se attivate in contemporanea con altri valori. Da questo link è scaricabile la versione completa del Manuale Operativo, in inglese, per memorizzare le incompatibilità di cosa si è soliti usare. Ad esempio, la Slow-Motion (VFR) non registra l’audio ed il menu Variable Frame Rate è inattivo con i filtri per l’immagine, così come non va su Bulb per le lunghe esposizioni notturne se si è in Silent Mode.
Il pulsante principale del Menu è sul retro e ruotando il Control Dial si naviga all’interno delle varie schermate nelle quali si accede premendo il bottone, ma si può impiegare anche il Joystick o il touch-screen. La camera ha altre due rotelle, la Front Dial posta subito dietro il pulsante per scattare e la Rear Dial sul dorso. Ruotando i due comandi si shifta fra le opzioni o si agisce su Apertura e Velocità. Il Quick Menu mostra i valori più importanti, ma all’inizio è consigliabile prendere confidenza scorrendo le differenti scelte dell’intero elenco.
La risoluzione da 1.620.000 punti dello schermo LCD, da 3,2″, visualizza l’inquadratura anche sotto la luce a picco del mese di agosto. Le multiesposizioni professionali sono facilitate dall’abbinamento del touch-screen con la customizzazione delle aree AF.
Premendo il tasto Fn3 compare la Modalità AF dove si sceglie fra Tracking per seguire un soggetto in movimento insieme all’Esposimetro Multiplo, (Menu 1 Foto – pagina 2); 225 zone da spostare, ingrandire o ridurre facilmente con il joystick o la personalizzazione con distribuzione verticale, orizzontale, centrale o ad aree.
Panasonic ha predisposto diversi settaggi per il Bilanciamento dei bianchi (tasto WB) che si possono ritoccare raffreddando o riscaldando la luce in modo intuitivo muovendo il centro del cerchio cromatico verso una specifica tonalità o intervenendo direttamente sulla temperatura colore. Come standard l’opzione AWBc sopprime i picchi di rosso.
La GH5 registra su doppia slot, senza alcun limite di tempo per i video. Per il test ho utilizzato una Lexar professional SDXC UHS-II, class 10, 4k 1000x da 150 MB/s per sfruttare la potenza nel caricamento dei video UHD a 3840×2160 4:2:2, 10 bit 150 Mbps e delle immagini a raffica (Burst) che alla massima velocità producono 12 (AFS/MF) 9 (AFF/AFC).
Panasonic ha già annunciato il rilascio del nuovo codec ALL-Intra 4:2:2, 10-bit con 400 Mbps bit rate. ALL-Intra significa che la compressione è applicata ad ogni frame mentre l’attuale Inter-Frame agisce su gruppi (GOP). Il formato testato 4:2:2, 10 bit 150 Mbps ha problemi di visualizzazione sui normali player come QuickTime che impiegano sempre qualche mese prima di aggiornare i codec, ma è visto da Premiere CS6. Il software gratuito SILKYPIX Developer Studio 4.4 SE permette di elaborare le foto RAW senza ricorrere a programmi a pagamento.
Con due batterie e schede performanti si lavora intensamente un’intera giornata a patto di prolungare la durata delle pile non aprendo il monitor, limitandone l’uso per una rapida verifica di acquisizione o per centrare inquadrature “scomode” con il meccanismo basculante. Inoltre è meglio disabilitare tutte le funzioni che aumentano i consumi, come Wi-Fi/Bluetooth, bip, luce assist. AF (2 pag.Focus Menu), Riduzione Rumore lunghe esposizioni, alternanza fra viewfinder e schermo.
La risoluzione del mirino elettronico consente una precisa regolazione con l’aiuto delle segnalazioni Peaking e Zebra2 che evidenziano le zone a fuoco e quelle sovraesposte. Nella seconda pagina del menu Impostazioni, si trova l’opzione Sensore occhi che comanda l’automatismo Mirino/Monitor. Entrambi sono attivabili singolarmente schiacciando LVF o MON ed il ripristino si esegue nella stessa pagina o esternamente con il tasto Fn5, a sinistra del mirino.
Image App connette via Bluetooth/Wi-Fi uno smartphone di ultima generazione per avere un controllo remoto delle principali funzioni, compresi scatto e video. Ovviamente ci si può servire della memoria suppletiva per archiviare in viaggio ed usare il telefono o il tablet, ricaricabili anche in auto, per visionare il girato ed inviarlo via Wi-Fi.
La GH5 abbonda in settaggi personalizzabili. E’ opportuno salvare le impostazioni di default iniziali e successivamente la customizzazione per ripristini di sicurezza. Nel Set Up Menu andare su Salva/Ripristina Impostazioni fotocamera, Salva Nuovo File ed inserire un nome o lasciare quello standard. Il file con estensione dat è caricato nella scheda di memoria, nella cartella LUMIX/AD_LUMIX/CAMSET. Le configurazioni base di ShowTechies sono disponibili a questo link.
La limitata superficie dei sensori Micro 4/3 va aiutata con obiettivi luminosi e veloci. Fra le lenti troviamo: Lumix GX Vario 12-35mm (equivalente 24-70) f/2.8 ASPH mark II, Lumix GX Vario 35-100mm (equivalente a 70-200) f/2.8 II Power O.I.S, Panasonic Leica Nocticron 42.5mm (equivalente ad un 85mm) f/1.2, Panasonic Leica 25mm (equivalente ad un 50mm) f/1.4, Olympus 12mm (equivalente ad un 24mm) f/2.0 wide e Voigtlander 25mm f/0.95 II per riprese con bassi valori di luce. I prodotti Panasonic beneficiano degli automatismi e della stabilizzazione identificata dalla sigla Power O.I.S. (Optical Image Stabilisation) integrata nell’obiettivo,
Attualmente la GH5 è in vendita su Amazon nella versione solo corpo macchina e con obiettivo a 1.881,99 euro e 2.006,90 euro.
Sulla nostra pagina Facebook e su YouTube una guida delle nuove funzioni con gli output girati con la GH5, mentre trovate le specifiche complete nel nostro articolo di gennaio.
Gli scatti ed i video del test non hanno subito post-produzione. I test sono condotti in modo indipendente senza ricevere incentivi. Per i link verso siti esterni vi preghiamo di leggere la Cookie Policy di ShowTechies.
RIPRODUZIONE RISERVATA – © SHOWTECHIES Simona Braga
Foto e Video: Simona Braga (c)2017 SHOWTECHIES – RIPRODUZIONE RISERVATA.
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