La robotica al servizio dei designer per riconfigurare velocemente gli spazi nei micro-appartamenti.
I prezzi sempre più elevati delle case nelle grandi città obbligano a ridimensionare gli stili di vita adattandoli a superfici ridotte. Le Tiny House sono diventate famose grazie a programmi televisivi americani dove progettisti, falegnami ed arredatori inventano soluzioni per ottimizzare le residenze di dimensioni contenute.
Cassetti nascosti, letti ribaltabili, carrucole ed altri dispositivi aiutano nella collocazione di elettrodomestici, biancheria ed attrezzature di lavoro, ma alla fine di una giornata è stancante mettersi a trasformare la propria casa.
Il MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston ed il designer svizzero Yves Béhar hanno creato il sistema Ori per cambiare gli allestimenti con un semplice bottone che modifica la disposizione dell’arredamento in diversi moduli.
Béhar, nato a Losanna (Svizzera) nel 1967, si è laureato in disegno industriale ed è il fondatore dello studio Fuseproject con sedi a San Francisco e New York. Convinto assertore della fusione fra digitale e design ha progettato un’unità d’arredamento adeguata a camere di 28 metri quadrati.
La centralina per la gestione di Ori permette, senza affaticarsi, di avanzare il telaio della struttura mobile fino alla grandezza necessaria per far comparire il letto con armadio e mensole, ribaltare un’anta per avere una scrivania oppure compattare gli elementi per un living libero da ingombri.
Ori può essere installato ovunque e si alimenta attraverso una normale presa elettrica per un controllo diretto, mentre l’app per iOS ed Android consente l’accesso in remoto ai vari preset di configurazione oltre che ai livelli d’illuminazione.
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