La Fiera di Roma, dal 14 al 16 ottobre, ospita la Maker Faire con workshop, conferenze, performance e laboratori pensati per la comunità del “fai-da te” tecnologico.
Maker Faire nasce nel 2006 a San Mateo, in California, dove si riuniscono gli artigiani digitali con interessi di tipo ingegneristico, dispositivi per la stampa 3d, apparecchi a controllo numerico e lavori tradizionali come il trattamento di metalli e legno. Il movimento culturale si estende ben presto a tutto il mondo creando nuove imprese.
La Maker Faire Rome – The European Edition è promossa dalla Camera di Commercio di Roma per sostenere l’innovazione in applicazioni pratiche. I curatori dell’evento sono Riccardo Luna e Massimo Banzi co-fondatore di Arduino che ha iniziato il primo FabLab con sede a Torino.
La quarta edizione triplica gli spazi con 100.000 metri quadrati suddivisi in padiglioni tematici dove maker, università e centri di ricerca, tra cui la Sapienza ed il CNR, espongono progetti ed attività didattiche. Decine di scuole italiane mettono in mostra le idee sviluppate dai ragazzi, come la stampante in braille open source ed il robot batterista.
Il Robodrum è stato costruito dagli studenti dell’Itst Marconi di Campobasso assemblando componenti riciclate controllate con Arduino ed una serie di attuatori che permettono la dinamica delle braccia e l’esecuzione di qualsiasi genere di musica.
Fra le 700 proposte, selezionate nelle diverse Call, troviamo domotica, droni e robotica, ma anche la realizzazione di un aspo per la bachicoltura governato da due motori per gestire separatamente la velocità di rotazione e lo spostamento trasversale per la distribuzione del filo di seta. L’autore, Massimo Proia, nato ad Avezzano nel 1957 ha cominciato producendo pareti mobili divisorie per uffici ed ora si dedica a prototipi basati su parti elettroniche e meccaniche.
Grande spazio ai giovanissimi con 8mila metri quadrati riservati a bambini e ragazzi dai 4 ai 15 anni con la Kids Area. Fra le iniziative il laboratorio musicale, aperto dai 6 anni in su, sabato 15 e domenica 16 ottobre nel Padiglione 10, Sala Ottavia. Il workshop Stonarumori tenuto da Giulio Escalon, artigiano del suono e musicoterapeuta, insegnerà a fare e suonare strumenti creati con viti, spago, elastici, molle, ferro, legno, foglie e tutti gli elementi ispirati dalla fantasia.
Sabato alle ore 16.00 ci sarà la premiazione dei vincitori del R.O.M.E Prize con la consegna di 100.000 euro alla migliore idea come impatto sociale e sostenibilità economica con la possibilità concreta di affermarsi sul mercato. La giuria è presieduta da Neil Gershenfeld, professore del MIT Massachusetts Institute of Technology e fondatore del CENTRE FOR BIT & ATOMS, Bruce Sterling professore ed autore di fantascienza, Simona Maschi co-fondatrice e direttore dell’Istituto di Interaction Design di Copenaghen.
Durante la cerimonia è previsto uno speech di Grant Imahara, tra i più famosi Mythbuster del mondo, laureatosi presso la University of Southern California e membro senior dell’IEEE Istituto degli Ingegneri Elettrici ed Elettronici.
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Foto di: ITST MARCONI DI CAMPOBASSO – MAKER FAIRE ROMA
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