FOTOCAMERA PLENOTTICA: SEMPRE A FUOCO

La fotografia integrale o plenottica

Scattate e scegliete dopo cosa mettere a fuoco con la tecnologia a campi di luce.

Un fotografo compone l’immagine usando l’istinto, l’esperienza e le conoscenze tecniche per lavorare su profondità, tempi, obiettivi e filtri.

La messa a fuoco è uno dei primi parametri da impostare, croce e delizia di quanti sono alle prime armi. La luce entra in una fotocamera attraverso l’obiettivo. Il diaframma controlla il volume di luce e la profondità di campo: quanto più piccola è l’apertura del diaframma tanto maggiore è la profondità. Il binomio fra apertura del diaframma e profondità di campo determina il range in cui l’immagine risulta nitida.

 Lytro Illum tecnologia campi di luce

Le persone più inesperte si affidano agli automatismi calcolati su medie di livelli di luce, mentre i professionisti lavorano in manuale e decidono se mettere in risalto il soggetto in primo piano o lo sfondo.

Quale messa a fuoco scegliere? Da luglio di quest’anno potrete fare a meno di porvi questa domanda.

Entro l’estate la Lytro distribuirà la Illum: la prima fotocamera high-end che impiega la tecnologia a campi di luce. La Illum si basa sul perfezionamento di un’idea di Ren Ng , un ricercatore di origine malese, laureatosi nel 2006 alla Stanford University.

Lytro Illum sistema di microlenti

Le fotocamere tradizionali catturano il colore e l’intensità luminosa, la Lytro registra nel formato LFP (Light Field Picture) in grado di rilevare le informazioni della direzione della luce sul sensore in un’unica esposizione. Quest’operazione è resa possibile dall’inserimento di una serie di microlenti fra il sensore e la lente principale. Il risultato che si ottiene è un’immagine in cui si può cambiare il focus calibrandolo sulla profondità desiderata.

 Orchestra sinfonica

Ren Ng ha paragonato una foto tradizionale alla registrazione in un’unica traccia di un’intera orchestra, mentre la fotografia integrale o plenottica corrisponde ad una registrazione su tracce separate. La prima teorizzazione di questo sistema risale agli inizi del ’900 ad opera di Gabriel Lippman, anche se la soluzione adottata s’ispira al lavoro di Adelson e Wang del 1992.

Lytro Illum corpo macchina con schermo

La Illum ha un corpo macchina tradizionale, ma la nuova tecnologia modificherà probabilmente il design perché il sistema di controllo post-espositivo non avrà più bisogno di auto-focus e si potranno potenziare la memorizzazione e l’elaborazione delle informazioni, aumentando i formati di output.

 Lytro Illum zoom ottico 8x

La Illum ha un obiettivo con zoom ottico 8x, 30-250mm con apertura fissa f/2.0 ed un touchscreen da 4 pollici.

 Lytro Illum comandi di regolazione

Un layer nel display indica l’area degli oggetti a cui si può variare il focus oltre ad avere vari tool che permettono di zoomare e cambiare la prospettiva dopo che l’immagine è stata scattata. E’ possibile anche trasformare le foto in animazioni compatibili con i più diffusi software grafici.

RIPRODUZIONE RISERVATA – © SHOWTECHIES

Foto di: LYTRO

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