Le autorità egiziane, l’Unesco e società d’investimento cinesi sembrano pronte a realizzare l’incredibile progetto dell’architetto francese Jacques Rougerie nella baia d’Abukir.
Fondata da Alessandro Magno nella zona occidentale del delta del Nilo, Alessandria era il centro della cultura ellenistica, famosa per avere “4.000 palazzi, 4.000 bagni, 12.000 mercanti d’olio, 12.000 giardinieri e 400 fra teatri e luoghi d’intrattenimento”, secondo i cronisti dell’epoca.
La maggior parte del suo patrimonio è andato distrutto o sommerso da acqua e fango a causa di terremoti ed instabilità geologiche. In un’area di circa 22.000 m2 si trovano: il palazzo di Cleopatra, le rovine del Faro, sfingi, statue monumentali, relitti e migliaia di reperti.
Il Ministero per le Antichità Egiziane ha lavorato all’ambiziosa idea di un museo sottomarino ricevendo l’appoggio dell’Unesco per preservare l’integrità dei beni culturali minacciati dall’inquinamento e dalle azioni di sub inesperti. Dopo lo studio di fattibilità avviato da Zahi Hawass, il ministro Mamdouh al-Damaty si è detto fiducioso nella prossima realizzazione.
Il progetto è stato affidato all’architetto Jacques Rougerie specializzato in strutture bioniche ispirate alle forme marine, nel rispetto di uno sviluppo eco-sostenibile.
L’edificio si collocherà nella zona est dell’insenatura, vicino alla sede della celebre biblioteca e si divide in due parti. La prima sarà una lunga passeggiata fra i giardini con la statuaria ed una terrazza sul mare. All’interno si dirameranno dei tunnel in fibra di vetro che porteranno il pubblico 6 metri sotto il livello delle acque per permettere l’esplorazione di oltre 2.500 oggetti.
Il cuore sotterraneo sarà sormontato da quattro grandi vele, alte 137 metri, sagomate come le feluche, le tipiche imbarcazioni che navigano il Nilo che marcheranno i 4 punti cardinali. Il disegno ricorda anche un orologio, con un diametro di 40 metri, a simboleggiare il viaggio dal moderno Egitto al passato rimasto inaccessibile per molto tempo.
I visitatori potranno ammirare il lavoro degli archeologi mentre si dedicano al recupero ed al restauro degli antichi manufatti attraverso ampie vetrate che non dovranno sopportare una pressione eccessiva grazie alla ridotta profondità di quel tratto di costa.
Rougerie stima che la costruzione duri circa due anni con una previsione di budget di 150 milioni di dollari interamente sovvenzionati da privati. Diverse società cinesi, fra cui la Hutchison Whampoa, hanno mostrato interesse ad investire cifre significative nel campo delle infrastrutture. Alessandria attende la sua nuova meraviglia.
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Foto di: JACQUES ROUGERIE ARCHITECTE
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