Adottato il mandato negoziale sulla revisione della direttiva dei pacchetti turistici in caso di annullamento per circostanze straordinarie ed inevitabili nel luogo di partenza o di destinazione.
Il turismo rappresenta più del 10% del prodotto interno lordo mondiale e svolge un ruolo importante nell’economia.
L’Unione Europea è la principale destinazione turistica al mondo e, nel 2022, ha accolto circa due terzi di tutti gli arrivi internazionali. Il settore comprende 2,3 milioni di aziende con 10,9 milioni di lavoratori.
Il 29 novembre 2023, la Commissione ha adottato il pacchetto di proposte sulla mobilità dei passeggeri per migliorare l’esperienza dei viaggiatori potenziandone i diritti.
Il 18 dicembre 2024, il Consiglio ha formalizzato il mandato negoziale sulla revisione della direttiva sui pacchetti turistici, una scelta popolare che include la possibilità di acquistare insieme diversi servizi, come voli, trasferimenti, pasti, alloggio, escursioni, etc.
La gamma di prodotti raggruppa sovente differenti fornitori e questo rende complicato recuperare quanto è pagato in caso di annullamento per situazioni imprevedibili, come una catastrofe naturale, un’epidemia o una guerra.
Nel 2019, il fallimento dell’organizzazione di viaggi Thomas Cook, con 600 milioni di sterline di debiti e la pandemia hanno avuto un impatto significativo, evidenziando le carenze dei modelli commerciali e dei meccanismi di tutela attualmente previsti.
Il testo riveduto mira a rafforzare i diritti dei viaggiatori ed a chiarire gli obblighi degli organizzatori su questioni quali i rimborsi, la protezione in caso d’insolvenza o l’uso dei buoni.
La posizione del Consiglio delinea meglio l’ambito di applicazione escludendo i cosiddetti “servizi turistici collegati” ai fini della certezza del diritto.
Prima della conclusione di un nuovo contratto, le agenzie di viaggio sono tenute a rispettare un obbligo d’informazione, mediante un avviso chiaro e visibile in cui si specifichi se le prenotazioni aggiuntive costituiscano un pacchetto turistico o no, ad esempio un noleggio auto.
Inoltre, viene esteso il diritto dei viaggiatori di annullare un pacchetto senza pagare spese, stabilendo le norme sull’uso dei buoni come alternativa al rimborso dettagliando gli importi e le modalità di utilizzo per renderli più attraenti. Senza dimenticare la protezione dei viaggiatori in caso d’insolvenza di un professionista dove i viaggiatori devono essere informati del fatto che i rimborsi saranno forniti al più tardi nove mesi dopo l’insolvenza dell’organizzatore. Gli Stati possono decidere di accorciare ulteriormente tale periodo.
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Immagine di copertina: prompt S. Braga per immagine AI
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