La purezza della visione di Pagani in un modello che, ancora oggi, è una delle auto più ammirate al mondo.
Horacio Pagani, nato il 10 novembre 1955 a Casilda (Argentina), è noto per la creazione di supercar iconiche caratterizzate da innovazioni ingegneristiche ed un largo impiego di materiali compositi. Dopo aver lavorato per alcune aziende in patria, negli anni ’80 si trasferisce in Italia per entrare alla Lamborghini dove contribuisce a diversi progetti, fra cui la Countach Evoluzione, un prototipo in fibra di carbonio.
Nel 1991, Pagani fonda la Modena Design, trasformata poi in Pagani Automobili, con sede nella Motor Valley italiana.
L’ossessione per i dettagli, l’arte e la scienza si riflette nelle sue auto che combinano prestazioni eccezionali ed un’estetica senza pari.
Il primo modello, la Zonda, lanciato nel 1999 e prodotto fino al 2010, proietta Pagani e la sua creatura nell’olimpo delle supercar.
L’aiuto di Juan Manuel Fangio è strategico per definire l’auto che deve il nome ad un vento caldo delle pampas argentine. L’intervento del leggendario pilota garantisce la fornitura dei motori M120 V-12 della Mercedes-Benz. Dall’accordo, ci vogliono ancora cinque anni prima di rivelare l’esemplare sviluppato dallo stesso Pagani senza un gran team d’ingegneri alle spalle.
La Zonda C12, alimentata da un 6,0 litri di AMG, è presentata al Salone di Ginevra del 1999 e s’impone all’attenzione con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,7 secondi, un peso dichiarato di 1.250 chilogrammi e quasi 300 km/h di velocità massima.
La fabbricazione artigianale richiede molto tempo e nel primo anno si completano solo cinque vetture che precedono l’annuncio della S da 7,0 litri. La Zonda di 7,3 litri, del 2002, ha il definitivo V-12 M120, ritenuto uno dei migliori motori mai prodotti a Stoccarda.
La fama di Pagani si diffonde ed i clienti iniziano a domandare edizioni speciali, fra cui una Zonda S dedicata alla 24 Ore di Le Mans, mentre la Zonda F ha la Cinque e la Tricolore.
La Roadster è introdotta nel 2002 come evoluzione open-air, pur senza compromettere le performance.
La Zonda R nasce nel 2007 per stabilire il record sul giro del Nürburgring Nordschleife per auto non omologate per la circolazione su strada. L’obiettivo è raggiunto battendo la Ferrari 599XX di oltre 10 secondi, segnando 6’47” contro i 6’58” della Ferrari.
Pagani sorprende annunciando la 760 RS per far provare il brivido di una stradale da 760 cavalli ed una linea rossa di 7.500 giri/min. La potenza è gestita con l’aiuto di un nuovo cambio manuale automatizzato a sette velocità con paddle-shift (le leve dietro il volante per cambiare marcia), aumentando l’accelerazione e la velocità massima.
Gli aggiornamenti riguardano anche il telaio della 760 costruito in fibra di carbonio intrecciata con tessuto di titanio per ricavare una piattaforma più rigida, riducendo ulteriormente il peso già inferiore a quello della concorrenza.
Domenica 1 dicembre 2024, a Dubai, Sotheby’s mette all’asta (lotto 134) una rarissima Zonda 760LM Roadster del 2014 dalle specifiche di altissima qualità, con una quotazione attesa di oltre 12 milioni di dollari.
Il telaio con numero ZA9C820C110F76048 è stato realizzato partendo da una Zonda S 7.3 Roadster, con le caratteristiche complete della 760, su richiesta del proprietario.
La scocca della LM Roadster in fibra di carbonio laccata nuda con lampi verdi ha una finitura impeccabile da un pannello all’altro, in puro stile Pagani.
La carrozzeria eredita componenti delle versioni Cinque, Tricolore e Zonda R, tra cui: minigonne (sottoporta) Cinque, spoiler anteriore Cinque, prese d’aria sui passaruota anteriori Cinque, coperture passaruota anteriori 760, diffusore posteriore Cinque, alette aerodinamiche anteriori come Zonda R, presa d’aria del modello Cinque Roadster, cerchi da 19 pollici Zonda R, specchietti della Huayra, prese posteriori laterali Tricolore, pinna posteriore specifica 760, copertura motore Cinque, luci posteriori in stile Zonda R, ala posteriore influenzata alla Zonda Revolución e terminale di scarico Tricolore.
Le LM si distinguono per un gruppo ottico unico, ispirato ai prototipi di Le Mans.
Gli interni hanno dettagli derivati dalle competizioni, come il volante rivestito in Alcantara, sedili a secchiello in pelle scamosciata, cinture di sicurezza a quattro punti ed una bellissima cucitura verde in tutto l’abitacolo, in perfetta sintonia con gli accenti esterni.
L’esemplare ha partecipato a diversi raduni Pagani, tour Supercar Owners Circle e manifestazioni in tutta Europa.
Il contachilometri segna 28.505 chilometri al momento della catalogazione.
Esistono solo 140 Zonda stradali ed è molto raro vederne una in un’asta pubblica, rendendo ogni occasione di questo tipo un evento straordinario nel mondo delle auto da collezione.
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Immagini: Kevin Van Campenhout ©2024 Courtesy of RM Sotheby’s – Pagani
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