DISCLAIMER DI CUARÓN: IL LEGAME TRA STORYTELLING ED ESTETICA DEL COLORE

Cate Blanchett brucia libro ricevuto in cucina – Disclaimer di Cuarón

Un thriller psicologico che si dipana su più livelli grazie alla fotografia e all’uso del colore.

L’11 ottobre 2024, su Apple TV debutta Disclaimer con i primi due episodi a cui seguiranno i nuovi, ogni venerdì.

Copertina libro “Disclaimer*. La vita perfetta” di Renee Knight

La serie, suddivisa in sette puntate, è tratta dall’omonimo romanzo di Renée Knight, pubblicato in Italia con il titolo La vita perfetta.

Il lavoro è prodotto, scritto e diretto dal regista messicano Alfonso Cuarón, il suo primo progetto dopo il successo di Roma  vincitore di tre Oscar nel 2019 come Regia, Fotografia e Film Straniero.

Indicazioni di regia sul set a Dop e camera

Il film vanta un cast e un’équipe tecnica ricchi di professionisti premiati dall’Academy, a partire da Cate Blanchett, passando per uno straordinario Kevin Kline, fino al direttore della fotografia Emmanuel Lubezki ed al compositore Finneas O’Connell.

Louis Partridge (nel ruolo di Jonathan Brigstocke) durante viaggio in Italia

La storia (girata nel Regno Unito, in Australia ed in Italia) può anche contare su Lesley ManvilleSacha Baron Cohen in un ruolo diametralmente opposto ai suoi abituali.

Sacha Baron Cohen legge una lettera – Disclaimer di Cuarón

Il thriller sviluppa le vicende della documentarista Catherine Ravenscroft (Cate Blanchett) che ha costruito la sua reputazione divulgando le colpe nascoste degli altri. Un giorno l’affermata videoreporter riceve un romanzo di un autore sconosciuto e scopre, con orrore, di essere il personaggio principale del racconto basato sui suoi più oscuri segreti. La rivelazione la obbliga a confrontarsi con il suo passato prima di rovinare i rapporti con suo marito Robert (Sacha Baron Cohen) ed il loro figlio Nicholas (Kodi Smit-Mcphee).

Kevin Kline la solitudine di un padre al riparo in una giornata di pioggia

Kline interpreta Stephen Brigstocke, rimasto solo dopo la morte della moglie Nancy (Lesley Manville) e del figlio diciannovenne Jonathan (Louis Partridge). Costretto ad andare in pensione, Stephen trova alcune fotografie dell’ultima vacanza del figlio in Italia ed un manoscritto inedito, scritto da Nancy.

Louis Partridge (nel ruolo di Jonathan Brigstocke) con torre di Pisa

La storia prosegue su più livelli narrativi per rappresentare differenti prospettive soggettive e piani temporali. Disclaimer fonde passato, presente ed una dimensione mentale che fluisce attraverso i ricordi dei personaggi. Riportare ulteriori particolari significherebbe rischiare di anticipare troppo, ma il valore delle scelte stilistiche merita un’analisi dei codici impiegati.

Seduti ad un tavolo, shot con colore dominante seppia, Louis Partridge nel ruolo di Jonathan Brigstocke e Leila George nel ruolo della giovane Catherine

Il direttore della fotografia Emmanuel Lubezki è affiancato in questa produzione da Peter Doyle, entrambi noti per la loro abilità nell’utilizzo della luce naturale e di un linguaggio che amplifica l’impatto sulle emozioni. La profondità cromatica ha permesso delle dominanti, fredde e calde a seconda del momento, senza perdere dettagli nei contrasti fra luci ed ombre, offrendo al regista ed agli spettatori un’elevata qualità cinematografica.

Tonalità seppia e pastello per flashback momenti felici – Disclaimer di Cuarón

La narrazione visiva svolge un ruolo essenziale nel semplificare il complesso intreccio. il passato è trattato come ricordo sereno con temperature colore calde con toni verso il seppia, immagini morbide con un leggero effetto grana per un look vintage, ampio ricorso al bokeh nei flashback.

Cate Blanchett dominante fredda

Il presente è invece descritto con un viraggio verso tonalità fredde per sottolineare tensione ed immediatezza.

Foto con bikini rosso ricordo del tempo passato

Dettagli in rosso emergono come punti di svolta o richiami, vedasi il bikini o l’anello rosso sangue al dito della protagonista. Ogni sequenza è frutto di una composizione dell’immagine molto raffinata.

Cate Blanchett cucina dominante calda

Un esempio è l’evoluzione della cucina che da ambiente accogliente, caldo ma comunque caratterizzato da ombre, si trasforma in uno spazio tempestoso e freddo, seppur riparato, dove i componenti della famiglia si muovono quasi sconnessi fra di loro.

Cucina Catherine, marito e figlio in cucina dominante fredda

Le scene che sfumano il confine fra realtà, percezione soggettiva ed esplorazione psicologica sono realizzate ricorrendo ad effetti per dare intensità alla trama, spostando l’attenzione nelle zone d’ombra.

Kevin Kline in riva al mare – Disclaimer di Cuarón

Dopo aver apprezzato la qualità della fotografia ed il lavoro dei colorist, resta il dubbio sull’uso delle voci fuoricampo che dovrebbero facilitare la comprensione della vicenda, ma finiscono per dare una versione preconfezionata agli spettatori, appesantendo il ritmo.

 

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Foto/Screenshot: Apple TV

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