La giornata del 21 maggio 2024 è stata definita storica a livello europeo per una serie di provvedimenti adottati, fra cui quello relativo al mercato dell’idrogeno e del gas decarbonizzato.
Il Consiglio TTE ha il compito di realizzare gli obiettivi dell’UE in materia di trasporti, telecomunicazioni ed energia: creare mercati ed infrastrutture moderni, competitivi ed efficienti, includendo lo sviluppo di reti transeuropee.
In data odierna, sono stati adottati un regolamento ed una direttiva che stabiliscono norme comuni sul mercato interno per l’idrogeno, i gas naturali e rinnovabili, riformando l’attuale legislazione UE sul gas.
Le regole richiedono una pianificazione integrata e trasparente della rete in tutta l’UE, secondo il principio “l’efficienza energetica innanzitutto” deliberando un approccio lungimirante. Gli operatori sono chiamati a preparare un piano decennale il cui sviluppo sarà gestito da una nuova associazione indipendente denominata ENNOH (Rete Europea per gli Operatori di rete dell’Idrogeno).
Inoltre, il testo apre la strada ad una piattaforma permanente di aggregazione della domanda.
Il pacchetto per l’idrogeno ed il gas decarbonizzato ha il fine di promuovere il passaggio dal gas naturale di origine fossile ai gas rinnovabili ed a basse emissioni, rafforzando allo stesso tempo la sicurezza dell’approvvigionamento e diminuendo la dipendenza dalle importazioni.
I gas rinnovabili possono essere prodotti a partire da: fonti organiche (biogas, biometano) e fonti rinnovabili non biologiche ossia con l’impiego di energia elettrica (idrogeno, metano sintetico).
I gas a basse emissioni di carbonio non si ottengono da fonti rinnovabili, ma generano, lungo tutto il loro ciclo di vita, almeno il 70% di emissioni di gas in meno rispetto al gas naturale fossile.
La strategia dell’UE per l’idrogeno riconosce il significativo vantaggio di un mercato aperto, contraddistinto dall’assenza di barriere al commercio, date le diverse potenzialità per la produzione d’idrogeno rinnovabile degli Stati membri.
Il passaggio ad un mercato in cui l’idrogeno sia scambiato come una materia prima aiuterebbe l’ingresso di nuovi produttori ed invierebbe segnali di prezzo favorevoli per investimenti e decisioni operative.
Le varie nazioni dell’Unione Europea dovrebbero eliminare eventuali ostacoli ingiustificati, tra cui le tariffe sproporzionate nei punti d’interconnessione.
L’UE mira a conseguire una rete europea dei gestori, scambi agevolati con i paesi terzi, una pianificazione integrata per le reti dell’energia elettrica, del gas e dell’idrogeno, oltre alla certificazione dei gestori dei sistemi di stoccaggio.
Verrà anche istituito un meccanismo volontario per sostenere il mercato dell’idrogeno per cinque anni.
I traguardi UE per il 2030 sono: 40 gigawatt di capacità di elettrolisi e 10 milioni di tonnellate per l’idrogeno rinnovabile.
Il regolamento e la direttiva verranno ora firmati e pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea. Il primo diventerà direttamente applicabile sei mesi dopo la pubblicazione.
Per quanto riguarda la direttiva, gli Stati membri avranno due anni per adeguare la propria legislazione nazionale alle disposizioni.
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Infografica: Unione Europea
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