I robot e l’Intelligenza Artificiale trasformeranno la società usando l’informazione per mettersi al servizio delle persone.
Gli androidi sono robot con sembianze umane progettati per integrarsi nel nostro mondo ed aiutarci nello svolgimento di azioni comuni, come raccogliere e trasportare oggetti in casa o in ufficio.
Attualmente il mercato del lavoro soffre la mancanza di personale disposto ad accettare mansioni pesanti, pericolose o sgradevoli. Androidi ed AI possono contribuire a liberare posizioni a favore d’impieghi più gratificanti.
La forma umana è dettata da una doppia esigenza. La prima è quella di conformarsi all’ambiente in cui viviamo, fabbricato in base alle caratteristiche del nostro corpo ed a come ci muoviamo normalmente. Il secondo motivo è psicologico e nasconde il bisogno di suscitare empatia, dunque accettazione da parte degli individui.
Una delle realtà maggiormente attiva a livello commerciale, è l’azienda 1X che nasce nel 2014 come Halodi Robotics con il proposito di realizzare l’idea del CEO, Bernt Øyvind Børnich, di robot generici in grado di svolgere funzioni insieme agli esseri umani.
Il primo passo è stato lo sviluppo di un servomotore (un motore elettrico rotante che permette di controllare con precisione velocità, accelerazione e posizione angolare, ndr) con rapporto coppia/peso più elevato al mondo, Revo1, ispirato al movimento muscolare organico.
In un ambito così specialistico ed innovativo, le collaborazioni sono fondamentali unitamente alla possibilità di accedere ad investimenti importanti. Dopo aver aperto una sede in California, 1X ha convinto Everon a sottoscrivere un contratto per l’implementazione di 150-250 androidi per la sorveglianza notturna in edifici commerciali, mentre nel 2022 la partnership con OpenAI ha gettato le basi per l’apprendimento integrato negli automi.
L’Embody Learning inserisce il software AI 1X nella parte hardware in maniera da far interagire autonomamente i robot con l’ambiente circostante migliorando la loro idoneità con l’esperienza del mondo reale e con gli input sensoriali. Il processo è chiamato “autonomia condivisa” ed è contraddistinto dal lavoro in tandem fra operatori umani ed Intelligenza Artificiale.
L’obiettivo è di far comprendere ed eseguire agli androidi compiti tramite comandi vocali rendendoli adatti a una varietà di applicazioni dagli spazi industriali alle faccende domestiche.
Una volta addestrati, non sono necessarie frasi chiave. Ad esempio, si può dire “Prendi quella scatola” e l’androide scompone ogni passaggio indispensabile per portare a termine l’istruzione: spostarsi, afferrare e sollevare l’oggetto con la giusta dose di forza, spostarsi per posizionarlo in un altro luogo che venga indicato.
EVE e NEO sono i due modelli di 1X.
EVE è ideato specificamente per trasportare pesi per impieghi nella logistica o nella vendita al dettaglio. L’umanoide su ruote è alto 1,86 m, ha un morbido rivestimento, pesa 86 kg con una capacità di carico di 15kg, ha una velocità massima di 14,4 km all’ora ed un’autonomia di 6 ore con una ricarica di 1 ora. La muscolatura è abbastanza resistente per il lavoro e le ruote multi-terreno consentono di girare gli angoli e prendere gli ascensori, mentre il machine learning incorporato aumenta l’efficienza acquisendo esperienza. Dopo aver osservato un addetto, EVE attualmente sposta attrezzature, apre porte, evade ordini ed è già in vendita per le aziende.
Un operatore umano può controllare una flotta composta da un massimo di 15 EVE accedendo alle loro telecamere per verificarne le attività ed agire a distanza.
NEO è un androide bipede, con altezza pari a 1,65 cm, pesa 30kg, ha una velocità di 4km all’ora se cammina e di 12km/h se corre, l’autonomia varia da 2 a 4 ore.
Le mani, simili a quelle umane, sono adatte a compiti più precisi di quelli di EVE. La morbidezza e la leggerezza sono volute per lavorare tra le persone in sicurezza. NEO è ancora in fase di sviluppo.
L’azienda 1X prosegue nella ricerca per addestrare il sistema proprietario di apprendimento che permetterà ai vari esemplari di diventare sempre più abili nelle mansioni condividendo i compiti appresi da tutti i modelli.
RIPRODUZIONE RISERVATA – © 2024 SHOWTECHIES – Quando la Tecnologia è spettacolo™
Commenta per primo