Una delle leggendarie Countach, con la carrozzeria firmata da Marcello Gandini e miglioramenti sviluppati da Horacio Pagani, va all’asta l’8 dicembre a New York.
Al Salone di Ginevra del 1971, Lamborghini presentò il prototipo della Countach LP500, un modello destinato ad entrare nella storia delle supercar. Il nome nasce da una tipica espressione piemontese equivalente ad “accidenti!” ed ancora oggi la sapiente miscela delle linee aerodinamiche con motivi geometrici desta meraviglia per l’attualità del segno che asseconda l’assetto ottimale della vettura.
Il principale artefice per Bertone, fu Marcello Gandini che disegnò anche la Miura e l’Alfa Romeo Carabo, tutte icone esposte in una mostra monografica al Mauto, nel 2019.
La Countach monta uno strepitoso V-12 in posizione posteriore-centrale per un equilibrio ideale. Il telaio ribassato è ricoperto con una carrozzeria a cuneo completa d’innovative porte a forbice, una delle caratteristiche più sorprendenti con le portiere incernierate sul davanti per l’apertura con rotazione verso l’alto, come la Carabo. Una tipologia chiamata dagli inglesi LSD (Lamborghini Style Doors) che oltre a stupire visivamente era pensata per far entrare ed uscire gli occupanti in modo pratico.
La Countach ha sempre avuto un fascino scultoreo che ha ispirato diverse generazioni di appassionati e di car designer.
La Countach 25th Anniversary Edition è stata l’edizione finale e più evoluta grazie all’impronta di Horacio Pagani che ha lavorato per Lamborghini. Il suo restyling incorpora miglioramenti nell’aerodinamica.
In totale, sono state prodotte 657 Countach 25th Anniversary Edition. Uno dei 12 esemplari consegnati negli Stati Uniti con finitura Bianco Polo ed interni in pelle bianca va all’asta venerdì’ 8 dicembre da Sotheby’s New York, con un valore atteso fra 1,5 – 2 milioni di dollari.
La vettura ha trascorso gran parte della sua vita sulla costa orientale, tra il New Jersey, la Pennsylvania e la Florida nei suoi primi anni. Ad un certo punto, il paraurti anteriore con specifiche statunitensi fu sostituito con un’unità più piccola di stampo europeo e venne rimosso l’imponente alettone posteriore.
Questo modello fu una delle due Countach utilizzate nel film The wolf of Wall Street (Il lupo di Wall Street), con la regia di Martin Scorsese ed appare in alcune sequenze chiave con Leonardo DiCaprio.
Basato sull’omonimo libro di memorie, il film del 2013 racconta la vicenda reale dell’ascesa fulminea e dell’altrettanto precipitoso crollo dell’agente di cambio diventato truffatore Jordan Belfort. Stellare anche il casting automobilistico con una sfilata di auto sportive e di lusso della fine degli anni ’80 inizi anni ’90 che gli appassionati possono divertirsi ad individuare.
La Bianco Polo ruba il protagonismo allo stesso DiCaprio con la scena indimenticabile dove Belfort arrabbiato e drogato si trascina nella Lamborghini tentando di scappare nella notte.
Al momento della produzione cinematografica, il proprietario dell’epoca con base nel Maryland guidò personalmente il veicolo da Baltimora a New York per le riprese.
L’auto all’asta è servita anche nelle sequenze di guida ed in un’inquadratura si vede il paraurti anteriore più piccolo.
La Countach è stata successivamente dotata del paraurti con specifiche statunitensi e di un grande alettone posteriore che hanno riportato l’auto all’aspetto originale da fabbrica.
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Immagini: Courtesy of RM Sotheby’s
Che linee!
Gandini è un genio!