L’italiano Maurizio di Pietro si aggiudica il premio dedicato all’impatto dell’umanità sull’ambiente celebrando la speranza di una gestione responsabile dei problemi.
Giunto alla sedicesima edizione, il concorso Environmental Photographer of the Year ricorda la potenza della fotografia di dilettanti e professionisti come testimonianza delle sfide ambientali da affrontare. Uno strumento prezioso che documenta la situazione mondiale stimolando la ricerca di soluzioni concrete e non sterili azioni di becero esibizionismo.
Il fotografo professionista Maurizio di Pietro ha vinto con un lavoro su un innovativo esperimento alimentare con insetti, eseguito presso l’Università di Torino. Il progetto di ricerca, guidato dalla professoressa Laura Gasco, valuta l’impatto dell’inclusione della farina d’insetti nella dieta della trota iridea e dei polli per determinarne il potenziale come nutrimento.
L’Hermetia illucens, nota come black soldier fly o mosca soldato nera, è ricca di proteine e costituisce una fonte altamente sostenibile, grazie al consumo minimo di acqua e suolo.
Solayman Hossain, 18 anni, si aggiudica la categoria giovani (21 anni meno) con una composizione perfetta catturata con un drone che mostra un contadino e le sue mucche costretti a guadare l’acqua alluvionale per trovare cibo. La foto è stata scattata durante la stagione dei monsoni a Kushtia, un villaggio in Bangladesh. Il ragazzo si augura che la foto incoraggi a compiere passi positivi verso la sostenibilità.
Sempre dal Bangladesh, uno dei paesi più inquinati dalla plastica con circa 646 tonnellate raccolte ogni giorno a Dhaka, arriva il vincitore della categoria “MPB Vision of the Future”. Il professionista Jahid Apu ha presentato la foto intitolata “A Walk Through Trash” con un ponte circondato da un mare di rifiuti di plastica.
Lo spagnolo Adra Pallon documenta da diversi anni gli incendi boschivi. Gli organizzatori hanno selezionato una foto che mostra l’incendio nella serra di O Courel, uno dei peggiori casi verificatosi di recente nella regione della Galizia.
Esistono molte iniziative per salvaguardare i coralli, dalla promozione di pratiche di pesca sostenibili alla creazione di aree marine protette.
Bambang Wirawan ha ripreso in azione sottacqua i guardiani della barriera corallina in Indonesia, dove la tribù dell’isola di Alor sa come proteggere il mare utilizzando semplici attrezzature per catturare i pesci mentre, in passato le popolazioni non native usavano bombe distruggendo l’ecosistema. La tribù locale ha ricollocato una nuova barriera di coralli e delle piante prendendosene cura.
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