BIO-BLOCK SPIRAL: CEMENTO DA ALGHE

Installazione con Bio-Block™ Spiral alla Biennale di Architettura di Chicago (CAB5)

Nuove possibilità di progettazione con un materiale da costruzione che assorbe il carbonio per edifici a zero emissioni.

La quinta edizione della Biennale di Architettura di Chicago (CAB5) prevede un programma con numerose installazioni sparse per la città.

Una delle proposte che sta riscuotendo maggiore curiosità ed interesse è firmata dallo studio Skidmore, Owings & Merrill (SOM) che ha realizzato una struttura a spirale, come una conchiglia, nello spazio del Fulton Market District, al 167 di Green Street.

Visitatori dell’installazione con Bio-Block™ Spiral alla Biennale di Architettura di Chicago (CAB5)

I blocchi utilizzati sono composti principalmente da biocemento a base di alghe assemblati con tecniche di muratura convenzionali e prodotti dall’International Masonry Institute insieme a J&E Duff, dimostrando ulteriormente la fattibilità.

SOM è un collettivo di architetti, designer ed ingegneri impegnati nello scoprire nuove modalità di lavoro per affrontare la crisi climatica sviluppando strategie innovative. Considerando che il 40% delle emissioni globali di carbonio provengono dal settore edile, SOM è determinata a creare metodi con l’obiettivo di edifici a emissioni zero e negative.

Bio-Block™ nasce nell’ambito di una collaborazione con Prometheus Materials. una start-up sostenuta dal programma di ricerca presso l’Università del Colorado Boulder, con cui si stanno esplorando gli usi e l’utilità di materiali biologici capaci di trasformare l’industria delle costruzioni.

Costruzione installazione con operai con Bio-Block™ Spiral alla Biennale di Architettura di Chicago (CAB5)

Il materiale a base di alghe utilizza due meccanismi naturali per catturare ed immagazzinare la CO 2: la fotosintesi (l’assorbimento e lo stoccaggio della CO2  durante la crescita delle alghe) e la mineralizzazione dei carbonati (la CO2 che reagisce con un metallo per dare origine ad un minerale).

Prometheus attualmente coltiva alghe e produce i blocchi nella sua fabbrica prima della spedizione ai clienti, ma mira ad incrementare la flessibilità e ridurre le emissioni di gas serra durante il trasporto fornendo solo i componenti biogenici (ossia i materiali di cui sono costituiti gli esseri viventi, vertebrati o invertebrati, costituiti da un limitato numero di molecole e composti chimici che la natura utilizza per ottenere materiali con un elevato grado di sofisticazione strutturale, efficienza, resistenza, capacità autoriparative ed adattabilità, ndr) della miscela insieme ad un design collaudato. Questo consentirà al prodotto, proprio come il calcestruzzo tradizionale, di essere preparato impiegando risorse locali vicine al sito di destinazione finale.

Il biocemento può assumere diversi colori e strutture e può essere modellato in qualsiasi forma.

Con il progredire della ricerca di questo composto vivente biogenico, il team sta raggiungendo resistenze a compressione simili a quelle del calcestruzzo tradizionale. Inoltre, Bio-Block™ sembra avere migliori proprietà di trazione e resistenza alla frattura, aprendo la strada per approcci progettuali e forme che sfruttino le sue qualità uniche.

 

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Immagini: studio SOM

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