La luce blu di alcuni organismi marini ed il cielo notturno offrono la possibilità di scatti spettacolari.
L’Astronomy Picture of the Day, Apod, della NASA mostra immagini dei fenomeni astronomici. Il 29 maggio 2023 è stata scelta la fotografia di Petr Horálek, dell’Istituto di Fisica di Opava nella Repubblica Ceca, in cui si vede la Via Lattea sopra un meraviglioso paesaggio turchese.
L’esposizione è stata realizzata a metà febbraio alle Maldive, lungo un tratto di costa dell’isola Soneva Jani. Il blu che illumina le onde nasce dal plancton unicellulare Noctiluca scintillans. Quest’organismo utilizza il suo bagliore per spaventare i predatori. Nel cielo si ammirano nebulose e milioni di stelle del disco centrale della Via Lattea, a sinistra l’ammasso globulare Omega Centauri, al centro il famoso asterismo della Croce del Sud. Sulla destra, la zona sul rossastro include la brillante Nebulosa Carina ed in alto la vasta Nebulosa Gum.
La bioluminescenza è il risultato di una reazione chimica che produce energia luminosa all’interno di un organismo contenente luciferina. Questa molecola reagisce con l’ossigeno generando luce.
Gli animali possono controllare quando si accendono regolando i processi in base alle loro necessità. Le lucciole originano luce nei loro addomi, alcuni calamari sparano liquido bioluminescente invece dell’inchiostro per disorientare i predatori, determinati vermi e crostacei usano il fenomeno per attirare i compagni, mentre lo squalo tagliatore (detto anche squalo sigaro o squalo stampo da biscotti) e la rana pescatrice attraggono le vittime per nutrirsi.
Questo particolare meccanismo è sfruttato dall’uomo scientificamente o per creare opere artistiche come installazioni o fotografie.
Per realizzare uno scatto come quello di Horálek bisogna armarsi di pazienza e sperimentare impostazioni affinando la tecnica con la pratica.
Luoghi: la bioluminescenza si verifica in tutto il mondo, ma Maldive, Australia, Tailandia e Vietnam sono le aree privilegiate.
Pianificazione: è importante conoscere il territorio acquisendo dati per scoprire quando e a che ora capitano i fenomeni con maggiore intensità. Siti web e pagine FB di fotografi, biologi marini, appassionati di astronomia segnalano tempestivamente gli eventi che generalmente durano poco. Il tramonto è il momento adatto per catturare la bellezza di questo scintillìo ed è consigliabile farsi trovare preparati.
Posizione: un sopralluogo durante il giorno consente di valutare le migliori inquadrature. La composizione si arricchisce inserendo un punto focale come uno scoglio, un promontorio, un faro o un albero. La fotocamera va fissata su un treppiede e collocata in basso, senza farla lambire dalle onde, per ingrandire la resa degli elementi.
Attrezzatura: Il modello di macchina fotografica deve avere la posa bulb per le lunghe esposizioni con impostazioni manuali. Le fotocamere progettate per i paesaggi notturni colgono meglio i dettagli senza richiedere parametri tirati al massimo. La gamma di obiettivi va da 16mm fino a 35mm e zoom da 70 a 200/300, possibilmente con f (rapporto focale) costante ed inferiore a 4. Per evitare le vibrazioni si può scattare con controllo a distanza via app o con un cavetto. Uno o più pesi (zaini o sacchi di sabbia) aiutano a mantenere stabile le gambe del treppiede. Il soggetto rende necessari oggetti aggiuntivi: un contenitore capiente tipo secchio, bastoni e stivali per disturbare gli organismi avviando la loro reazione chimica sollecitandola eventualmente con secchiate d’acqua.
Persone o animali: l’inquadratura può comprendere persone o animali, basta che stiano fermi.
Ricariche: Le lunghe esposizioni ed il controllo sul display consumano rapidamente la batteria, meglio averne una di ricambio.
Protezione da acqua, umidità e sale: Fissare un involucro trasparente al corpo macchina ed un altro intorno all’obiettivo avendo cura di bloccarli con elastici, vanno bene anche i sacchetti usati per i cibi da congelare. Assicurarsi di coprire le parti elettroniche come le porte delle connessioni e l’attacco dell’obiettivo. Un filtro è l’ideale per proteggere la lente. L’umidità salina sull’obiettivo è da eliminare con un panno morbido per non sporcare le immagini. Alla fine del lavoro risciacquate velocemente con acqua corrente le gambe del cavalletto, se sono state posizionate nella battigia.
Esposizioni multiple: Le onde in movimento richiedono tempi rapidi, mentre gli oggetti celesti hanno bisogno di tempi di posa prolungati a seconda della luminosità. Le esposizioni multiple si lavorano con diversi software per unire gli scatti.
Impostazioni: Lunghe esposizioni da 10 secondi ad oltre un minuto. Per catturare la forma dell’onda sfocata è consigliabile provare con 0,3 secondi con un ISO adeguato e poi procedere con vari tentativi per ottenere l’effetto voluto. E’ difficile dare un valore assoluto per gli ISO senza conoscere gli elementi della scena e la sensibilità del sensore. Tendenzialmente dagli 800 ISO fino ai 6000 ed oltre (attenzione al rumore), mediamente fra i 1500 ed i 3000 ISO.
Se non vi ricordate la regola del 500 per la giusta esposizione in base all’obiettivo, ritrovate il calcolo nell’articolo dedicato a “Come fotografare le Perseidi”
Per guardare la foto del giorno della NASA cliccate su questo link.
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Immagini: APOD NASA – Foto di: Petr Horálek / Institute of Physics in Opava
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