A San Francisco, dal 28 al 29 maggio, Google riunisce i migliori sviluppatori provenienti da tutto il mondo. Quali novità vedremo?
Mancano poche ore all’inizio della Conferenza Google I/O e presto avremo conferme alle numerose anticipazioni uscite sui vari blog. Hiroshi Lockheimer, vicepresidente del dipartimento Engineering di Google, ha parlato di un ciclo annuale per gli aggiornamenti Android. Dopo Lollipop ci si prepara alla preview della versione M incidentalmente rivelata nelle note del dibattito “Android for Work Update”.
Le applicazioni Web faranno la parte del leone insieme ai wearable, all’auto ed all’Internet delle Cose (IoT). Google Play Music ed il sito dell’evento di Google I/O sono esempi di web app con menu laterali e notifiche ottenute grazie a Polymer.
La filosofia di programmazione di Polymer si basa sugli Elementi Custom creati con la dichiarazione <polymer-element>. La configurazione di una web app avviene attraverso componenti ben definiti e riutilizzabili che si possono usare come i tag standard di HTML riducendo i codici da inserire ed approfittando dell’ereditarietà delle istruzioni.
In particolare si attende una soluzione alle visualizzazioni offline per consentire delle azioni basiche invece di una pagina di errore e la successiva sincronizzazione dei contenuti al momento della connessione in rete.
Per la macchina sono previste sessioni per invitare gli sviluppatori a focalizzarsi sulle app on-the-road che non debbono deconcentrare i guidatori pur favorendo l’interconnessione fra diversi dispositivi.
I test della Google Car s’intensificano e si aspettano nuovi servizi come le riprese satellitari offerte da Skybox Imaging che potrebbero permetterci di ricevere informazioni sul traffico e sulla presenza di eventuali lavori in corso attualizzando la navigazione in modo autonomo ed efficiente.
Gli smartwatch sono abbastanza limitati, ma durante la conferenza saranno mostrati strumenti pensati per perfezionare le app attraverso il supporto di una serie di librerie e funzioni, come lo schermo sempre acceso, per trasformare l’orologio in una mappa o in personal trainer.
Sony integra la piattaforma Android TV nei modelli più avanzati ed i programmatori sono fortemente invitati a creare app per le smart & gaming TV che aumentino il coinvolgimento. Si potranno realizzare guide, raccomandazioni sui contenuti, giochi ed attivare la ricerca tramite Voice Access per dare maggiore libertà di azione.
Sembra giunta l’ora della seconda versione di Chromecast, l’adattatore che inserito nella porta HDMI dei televisori dà la possibilità di visualizzare in streaming i contenuti web. Una sessione sarà dedicata ai giochi per apparecchi Google Cast su schermi multipli e molti si chiedono se Chromecast consentirà il multi-display oltre a migliorare l’interazione fra smartphone, televisori ed altri congegni Cast.
Si preparano importanti novità anche nella domotica con Android Brillo che potrebbe rivelarsi uno dei più promettenti sistemi operativi in grado di funzionare con soli 32 MB o 64 MB di RAM. L’Internet delle Cose è un affare da qualche trilione di dispositivi collegabili entro vent’anni e le aziende non vogliono perdersi l’opportunità offerta dalle case intelligenti.
Oculus ha rilanciato la realtà virtuale e Google Cardboard è un progetto low-cost che permetterà agli utenti di vivere l’esperienza virtuale senza spendere grosse cifre.
Nelle prossime ore saremo sommersi di nuovi input che potrete seguire in diretta a partire dalle ore 18.00 italiane su:
https://events.google.com/io2015/offsite
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