Hollywood celebra il cinema ed i suoi interpreti in una notte piena di glamour in cui Milena Canonero si aggiudica il suo quarto Oscar per i migliori costumi.
Ogni anno Hollywood Boolevard si trasforma nella passerella più ambita per quanti lavorano nello star system ed ancora una volta il teatro Dolby ha ospitato la cerimonia di consegna degli Academy Award.
Il 16 maggio del 1929, nel salone Blossom del Roosevelt Hotel di Los Angeles, si tenne il primo banchetto per festeggiare chi si distingueva nella nascente industria cinematografica. Il premio fu realizzato dallo scultore George Stanley su disegno del direttore artistico della MGM, Cedric Gibbons. Leggenda vuole che il nome sia stato dato dalla bibliotecaria dell’Accademia, Margaret Herrick che notò come la statuetta assomigliasse a suo zio Oscar. Da allora, ogni gennaio si attende con ansia la lista dei candidati che avranno l’onore di partecipare al red carpet più famoso al mondo.
Il presentatore Neil Patrick Harris ha cantato e ballato la sequenza d’apertura, intitolata “Moving Pictures”, con un brano appositamente scritto da Kristen e Robert Lopez vincitori nel 2014 per “Let it go” di Frozen. Harris ha duettato con Jack Black ed Anna Kendrick mentre Il palco si è movimentato con una gigantesca retroproiezione che ha permesso al conduttore d’infiltrarsi in inquadrature di popolari film come Star Wars ed il Mago di Oz.
La scenografia è stata firmata da Derek McLane che ha già collaborato con i produttori Craig Zadan e Neil Meron in diversi musical a Broadway. Il set-designer ha confermato la propensione alla ripetizione di oggetti in scena che hanno sottolineato in modo classico l’importanza della manifestazione, mentre le battute, neanche troppo feroci, di Harris hanno sdrammatizzato la tensione in sala.
L’allestimento è anche servito per richiamare alcuni titoli in gara, fra cui Grand Budapest Hotel e Selma. Quest’ultimo ha ricevuto il riconoscimento per la migliore canzone “Glory” cantata da Common e John Legend. Il pubblico ha tributato una calorosa standing ovation con Leonardo Di Caprio commosso quasi come l’attore inglese, di origine nigeriana, David Oyelowo che ha interpretato il ruolo di Martin Luther King.
Uno dei numeri più spettacolari è stata l’attesa esibizione di Lady Gaga che ha stupito per l’intensità della performance oltre che per gli stravaganti guanti rossi sfoggiati sul red carpet. La cantante ha omaggiato i 50 anni del musical “Tutti insieme appassionatamente” con una straordinaria Julie Andrews che è salita emozionata sul palco illuminando la serata con una classe innata. Un’autentica regina!
L’edizione 2015 non poteva iniziare meglio dato che l’unica candidata italiana, la costumista torinese con lunga esperienza a Londra, Milena Canonero si è aggiudicata il suo quarto Oscar per Grand Budapest Hotel di Wes Anderson.
Gli inglesi rischiavano di conquistare Hollywood, ma l’Academy ha ristabilito le distanze mantenendo in America il premio del miglior film che è andato a “Birdman” del regista messicano Alejandro González Iñárritu, mentre un incontenibile Eddie Redmayne ha portato a casa la statuetta come attore protagonista per “La teoria del tutto”.
Il cinema è sogno, ma anche riflessione ed emozione. Non ci resta che aspettare il prossimo anno per tornare a vivere il fatidico momento dell’apertura delle buste: “And the Oscar goes to…”.
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Foto di: ACADEMY OF MOTION PICTURE ARTS AND SCIENCES – WARNER BROS –
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