Alla Printer World Expo di Burbank, in California, si sono esposte oltre 40 statue realizzate con stampanti 3D.
La stampa tridimensionale digitalizzata permette la creazione di oggetti attraverso la distribuzione di filamenti di materiale che colano dall’estrusore in movimento lungo coordinate stabilite da un computer. Gli apparecchi più economici usano il PLA o l’ABS, ma anche metalli, resine liquide o fotopolimeri. La progressiva riduzione dei costi e delle dimensioni ha contribuito allo sviluppo del settore con centinaia di start-up e nuovi progetti.
Burbank, cittadina nella contea di Los Angeles sede di studios importanti come Walt Disney e Warner Bros, ha ospitato dal 29 al 31 gennaio la 3D Printer World Expo dove si è dato ampio spazio alla modellazione anticipando novità e tendenze.
Pixologic, produttrice del famoso software ZBrush, ha sponsorizzato una gara fra professionisti del cinema e dei videogame, mentre alcuni splendidi lavori ottenuti con stampanti 3D erano in mostra in una speciale galleria d’arte allestita all’interno della Fiera.
Gil Bruvel, nato in Australia da genitori francesi, ha presentato Flow Series. Dopo aver studiato restauro in Provenza, Bruvel si è trasferito negli Stati Uniti dove ha appreso tecniche che gli consentono di forgiare l’acciaio in modo estremamente malleabile. Le sue opere trasmettono fluidità ed energia in una visione che esalta forza e dinamismo.
Bathsheba Grossman è uno scultore che mescola arte e matematica per dar vita a geometrie e forme naturali. E’ stato un pioniere nella prototipazione 3D perché le configurazioni che desidera non sono trattabili con i principali metodi, a meno di non ricorrere a processi molto costosi.
Bathsheba ama plasmare soprattutto metalli e vetro utilizzando stampanti ExOne ed il programma Rhinoceros per definire la struttura delle superfici. E’ affascinato dall’unione di fantasia e precisione che lo porta a personalizzare gli algoritmi di alcuni script. Sarebbe però sbagliato pensare che l’automazione produca un lavoro ultimato dovendo ancora intervenire per le rifiniture manuali.
Kevin Scott Mack ha cominciato a sviluppare software di computer grafica a metà degli anni ’80 collaborando con Digital Domain e Sony. Nel 1999 ha vinto l’Oscar per gli effetti speciali del film “Al di là dei sogni” con Robin Williams.
Come scultore preferisce l’astrattismo per un’arte psico-attiva che ispiri le persone a riconoscere oggetti originati dalla propria mente. Questo fenomeno, denominato Pareidolia, è la tendenza ad individuare delle immagini nelle forme inanimate. Un classico esempio sono i volti nelle architetture o nei più svariati elementi.
La carriera di Alejando Pereira è iniziata con la scultura che gli ha permesso di entrare nel mondo dell’animazione professionale di Marvel, Disney-Pixar ed Universal. La statua “Fire & Ice” è stata appositamente realizzata per la mostra di Burbank.
Vladimir Bulatov ha esposto diversi pezzi con virtuosismi geometrici che riportano ad un ideale di perfezione. Bulatov è un ricercatore accademico ed ha studiato fisica teorica all’Università di San Pietroburgo. Per lo scienziato-artista, sagomare la materia è una maniera per visualizzare la ricchezza intrinseca della matematica rendendo accessibile a tutti il fascino dell’armonia.
Le potenzialità delle stampanti 3D non si limitano alla perfetta esecuzione delle linee, ma lasciano spazio alla creatività ed ai saperi tradizionali. La sperimentazione in questo campo ha inoltre bisogno di conoscenze specifiche di disegno tecnico per trasformare poligoni base con operazioni booleane, interpolazioni, NURBS ed altre procedure di manipolazione delle superfici.
Continuate a seguirci e vi aggiorneremo sulle novità pronte a sbarcare anche in Europa, dai modelli “low-cost” a voluminosi macchinari per produzioni industriali.
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Foto di: GIL BRUVEL – BATHSHEBA GROSSMAN – KEVIN MACK – ALEJANDRO PEREIRA – VLADIMIR BULATOV – WIKIPEDIA
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