La tuta ignifuga che ha salvato il pilota di Formula 1 è stata testata da un software e 122 sensori per garantire la resistenza alla potenza del fuoco in professioni a rischio.
La scorsa settimana, gli appassionati di gare automobilistiche hanno trattenuto il fiato guardando le immagini trasmesse dal circuito del Gran Premio del Bahrein.
Romain Grosjean si è schiantato a 221 km all’ora rimanendo bloccato per 28 secondi all’interno della vettura circondata dal fuoco, da cui è uscito praticamente illeso riportando ustioni solo alle mani ed alle caviglie. Un miracolo frutto della ricerca e della volontà della FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) di rendere sempre più sicure le corse.
Halo e cinture di sicurezza Sabelt hanno riparato dall’urto, ma il casco, la biancheria e la tuta sono stati fondamentali nel salvare Grosjean. I piloti automobilistici indossano indumenti in NOMEX® III, materiale composito contenente KEVLAR®, per le sue proprietà ignifughe.
Il Nomex è utilizzato per vestiario DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) per la capacità di offrire una protezione di livello superiore a calore, fiamme ed arco elettrico permettendo allo stesso tempo soluzioni leggere e confortevoli.
Il prodotto è un marchio registrato a base di meta-aramide sviluppato nei primi anni sessanta dall’azienda DuPont. Quando il Nomex è sottoposto a forte calore si addensa e si carbonizza assorbendo energia termica. Le sue fibre non fondono e non favoriscono la combustione. La struttura molecolare impedisce il passaggio dell’elettricità durante l’esposizione agli archi voltaici, inoltre è altamente resistente agli acidi ed agli alcali maggiormente diffusi, ai refrigeranti fluorocarbonici, all’olio dei trasformatori e al silicio.
Per testare Nomex e l’imprevedibilità degli scenari dove trova impiego, DuPont si serve di Thermo-Man™. Il sistema creato da DuPont e dalle forze aeree statunitensi, è un manichino con un software di modellazione cutanea adottato per prevedere le lesioni causate dalle bruciature. Thermo-Man simula la situazione peggiore, diventata norma di settore ISO13506. I cinque esemplari disponibili sono dotati, ciascuno, di 122 sensori di calore ed indumenti di prova.
DuPont è famosa per aver inventato la prima fibra organica artificiale, il nylon, commercializzata dal 1938. I materiali sfruttati in ambiti industriali sono definiti ingegneristici, con continui miglioramenti per applicazioni anche di largo consumo.
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Immagini: DUPONT
La sicurezza nella F1 ha sempre portato a miglioramenti nelle auto, ma ora l’innovazione si fa in Inghilterra e Germania, da noi costa troppo.